6.0
- Band: IWRESTLEDABEARONCE
- Durata: 00.44.37
- Disponibile dal: 15/06/2015
- Etichetta:
- Artery Recordings
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Con “Hail Mary”, secondo album con Courtney LaPlante al microfono, gli IWRESTLEDABEARONCE completano la mutazione di attitudine e gimmick, allontanandosi in maniera ferma dagli esordi demenziali e dalle estetiche di unicorni che vomitano arcobaleni. L’artwork di copertina è un segnale chiaro e preciso, il passo verso sonorità più serie e cupe è coscienzioso, come lo è la scelta di sfoltire le influenze, togliendo stranezze e limitando i cambi di genere. Un’esperienza comunque lontana dall’essere lineare: il sound è denso e spezzato, heavy e tecnico – accostabile ai The Dillinger Escape Plan per le parti math e per le (sporadiche) aperture melodiche, alla scena deathcore più brutale con tocchi grindcore. LaPlante si dimostra degna vocalist del gruppo, riesce infatti a non fare una figura patetica a fianco ad Eddie Hermida (“Erase It All”) e a risultare credibile nelle clean (“Green Eyes”, “Doomed To Fail Pt. 2″ e “Your God Is Too Small”). Avendo preso parte all’intero processo compositivo la frontwoman appare più partecipe e a fuoco, riuscendo a portare gli IWABO su un sentiero suo personale. Il fatto che il gruppo si prenda finalmente sul serio non può che far piacere a chi scrive, ma in qualche modo si resta sul livello degli album precedenti: nonostante le sfumature l’ascolto è faticoso, e seppure ci siano idee in sovrabbondanza non sempre le dinamiche vertiginose e le costruzioni strambe si incastrano a dovere. Quattordici tracce sono troppe con tutta probabilità, sta di fatto che al termine, dopo quarantacinque minuti, la sensazione è di stordimento e affaticamento. Se tecnica e audacia valgono più del songwriting potreste far parte dei 470000 sostenitori Facebook degli IWABO, e apprezzare questo “Hail Mary”. Altrimenti abbiamo un’altra dimostrazione di un talento mai sfruttato del tutto.