IXION – Extinction

Pubblicato il 25/04/2024 da
voto
7.0
  • Band: IXION
  • Durata: 00:20:09
  • Disponibile dal: 16/04/2024
  • Etichetta:
  • Finisterian Dead End

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Tornano a farsi sentire i già molto apprezzati in passato Ixion, duo francese originario della Bretagna autore di un atmospheric doom metal dalle fortissime connotazioni spaziali, elettroniche e oniriche, capace, con i suoi notevoli quattro full-length pubblicati fin qui in carriera, di rendersi decisamente interessante alle orecchie dei doom-addicted più attenti del Vecchio Continente e oltre.
Il rientro sulle scene, che segue il piacevolissimo “L’Adieu Aux Etoiles” del 2020, si espleta in una modalità del tutto peculiare: il titolo del quinto lavoro sulla lunga distanza di Julien Prat e Yannick Dilly sappiamo già che sarà “Evolution”, ma la sua pubblicazione completa avverrà soltanto nel prossimo ottobre; e sarà la summa di tre parti – noi le tratteremo per ora alla stregua di EP – che verranno pubblicate a distanza di qualche mese una dall’altra; per farvi capire meglio, in questa sede vi parleremo della prima parte di “Evolution”, chiamata “Extinction”.
Un modo piuttosto contorto e straniante di mettere sul mercato nuova musica, non tanto per gli stessi musicisti, più che altro per noi scribacchini che, nelle nostre menti disastrate, dobbiamo tener conto di un giudizio incompleto, pensando al futuro album intero, così come di un giudizio completo, se invece consideriamo “Extinction” solo per la sua natura di Extended Playing. Comunque sia, non facciamoci distrarre da tali elucubrazioni e descriviamo alla meglio il nuovo pacchetto di inediti degli Ixion.
La band non ha cambiato indirizzo stilistico, questo è certo, siamo sempre nel loro caro ambito dedito al doom metal sognante e ‘leggero’ che ha sempre caratterizzato la proposta dei francesi, ad esclusione del magnifico debutto “To The Void”, grondante negatività ed annullamento del sè da ogni nota.
Le cinque tracce composte da Prat ripartono un po’ dagli ultimi dischi e solarizzano maggiormente l’afflato emotivo trasmesso, divenendo in breve tempo le sonorità più orecchiabili e accessibili mai proposte dagli Ixion finora. Nonostante i temi siano apparentemente drammatici e – come ci spiegano le note biografiche – anticipano il fulcro lirico principale di “Evolution”, ovvero il rapporto dell’uomo con le intelligenze artificiali, gli episodi di “Extinction” sono in grado di donare pace, infondere tranquillità, financo una sorta di positiva rassegnazione, quella rassegnazione che si prova all’avvicinarsi alla fine.
Curiosamente, avanzando in questa breve sequenza di canzoni, il minutaggio dei brani va in decrescendo, arrivando a superare di pochissimo i venti minuti totali di durata, in grado di permettere una fruizione davvero sciolta, immediata e facile di un genere solitamente arduo da masticare e digerire. Le due tracce finali, addirittura, “A Chimeric Dream Part 1” e “Afterlife”, unite fra loro, sono individualmente brevi e ci portano soavemente al termine dell’EP attraverso melodie dolciastre e sottilissime, di certo materiale fra i più soft mai concepito dagli Ixion, basti lasciarsi cullare dai rintocchi ai synth che sfumano a chiudere il lavoro. Meglio, difatti, molto meglio le precedenti tre canzoni, tutte e tre non lunghissime ma ben più riconoscibili in quanto entità con una definita presenza e dimensione. L’apertura è affidata al singolo-video “The Withering Of The Flesh”, canzone che suona Ixion al 100% presentando però linee vocali molto più impattanti rispetto al passato, quasi messe in primo piano lasciando alle liquide e dimesse chitarre un ruolo più marginale, fino all’esplosione finale di un grandioso assolo melodico che giunge a smentirci immediatamente; in questa occasione la dote atmosferica, da sempre pregio degli Ixion, si mostra in tutto il suo splendore; la produzione all’altezza viene messa in evidenza anche da un rincuorante passaggio di chitarra classica e da un basso più udibile del solito, in un bilanciamento al mixing finalmente molto valido.
“The Weight Of Ignorance” raccoglie qualche idea, se non plagiandone una manciata di note, dai brani di “To The Void”: ne rimodella i suoni e le atmosfere, ma il sound è più cupo e solenne, struggente ed epico, ancora con una varietà vocale fin qui sperimentata mai così fortemente dagli Ixion; anche il programming della batteria, sempre ad opera di Prat, risulta più dinamico ed efficace del solito, lasciando solchi ben distinti nel proprio fluire di diversi pattern; la tastiera usata a mo’ di organo è vincente nel rendere mistico questo episodio tendente al canto gregoriano.
E’ però con il secondo “In Fear Of The Machines” che troviamo la perla di “Extinction”, una canzone che a tratti pare debitrice dei Septicflesh meno cadenzati e groovy e più melodici, creando visioni apocalittiche e terrorizzanti con il solo ausilio di sintetizzatori e tastiere; c’è spazio anche per la solita malinconica angoscia e per l’immagine dolceamara di una civiltà in agonia, concetti che si ripetono spesso nel sostrato tematico degli Ixion, che maturano man mano che scorrono gli anni come un buon vino d’annata; le cadenze più marziali di “In Fear Of The Machines” sono forse la novità più succosa nel loro songwriting, che ci fa divenire assai curiosi per come si potranno evolvere le seguenti parti in programma nei prossimi mesi.
Per ora, allo scoccare del ventennale di questa poco conosciuta e sottovalutata formazione d’Oltralpe, preferiamo non sbilanciarci troppo, dando un sette pieno ad “Extinction” nell’attesa di valutare meglio il resto che verrà. Siamo comunque di fronte a venti minuti di gran musica, ammaliante, toccante e, solo per questo, da abbracciare subito tra i vostri ascolti da sperimentare a breve.

 

TRACKLIST

  1. The Withering Of The Flesh
  2. In Fear Of The Machines
  3. The Weight Of Ignorance
  4. A Chimeric Dream Part 1
  5. Afterlife
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