IXION – Regeneration

Pubblicato il 18/10/2024 da
voto
7.0
  • Band: IXION
  • Durata: 00:24:13
  • Disponibile dal: 18/10/2024
  • Etichetta:
  • Finisterian Dead End

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Con la pubblicazione del terzo e ultimo EP, intitolato “Regeneration”, si conclude la semestrale attesa per l’uscita del nuovo full-length album del duo francese Ixion, che ha scelto questo peculiare iter per condurre i propri fan e gli ascoltatori occasionali alle porte dell’imminente “Evolution”, quinto lavoro del gruppo che sarà incentrato sull’esplorazione concettuale e sonora dell’intricato rapporto tra intelligenze umana e artificiale.
Avendo già ben analizzato i precedenti EP, “Extinction” e “Restriction”, non ci soffermeremo a lungo sulla disamina di “Regeneration”, il quale, seguendo il copione della storia, ci presenta soundscape più integrati e organici, miscelanti in più o meno egual modo le componenti principali formanti il suono Ixion, ovvero quella elettronica e quella atmospheric doom metal.
Se “Extinction” ci presentava sonorità altamente sognanti e nostalgiche e “Restriction” scavava nel profondo di contaminazioni robotiche, in “Regeneration” gli Ixion diventano più fluidi e ‘completi’, mettendo in evidenza episodi dal diverso minutaggio ma capaci di trasmettere tutti una sorta di estasi profonda e medianica, in cui un crescendo di pathos e solennità conduce verso un epilogo sì drammatico, ma in qualche modo giusto e auspicabile.
“Give Up The Ghost… And Open Your Eyes” apre l’EP enfatizzando il tipico stile Ixion, etereo, ‘viaggioso’ e leggero, in grado proprio di farci sognare a occhi aperti; la seguente “Second Birth” è ancora breve e ha insito un forte richiamo electro-pop che ci fa storcere un po’ il naso, si voglia per la troppa pacatezza, si voglia per la scelta di melodie poco coinvolgenti. “The First Outing” si allunga in durata, torna verso lidi più consoni agli Ixion e si fa apprezzare per un ottimo assolo di chitarra sul finale, mentre la brevità di “Shades Of Time” non ne limita il buon potenziale pop-rock, laddove un hook melodico tanto semplice quanto riuscito va a fornire di forte epicità un pezzo intenso e forse sviluppato poco dalla band.
Si arriva in fretta, così, ai due più corposi brani finali, “Necropolis” e “In Search Of The Absolute”, summa perfetta della nuova incarnazione di Julien Prat e Yannick Dilly, ben spazianti tra le fattezze di grafiche AI dal lucore tutto uguale – gli arrangiamenti elettronici, a tratti davvero trascinanti – e la durezza della fisionomia originaria del gruppo, ovvero il doom metal marziale e spaziale che trasuda ignoto.
Ci risentiremo a breve per trarre le conclusioni di tale agognato lavoro completo, da passare al microscopio nella sua interezza, finalmente.

 

TRACKLIST

  1. Give Up The Ghost... And Open Your Eyes
  2. Second Birth
  3. The First Outing
  4. Shades Of Time
  5. Necropolis
  6. In Search Of The Absolute
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