IZEGRIM – Code of Consequences

Pubblicato il 11/02/2011 da
voto
6.5
  • Band: IZEGRIM
  • Durata: 00:43:32
  • Disponibile dal: 28/02/2011
  • Etichetta:
  • Listenable Records
  • Distributore: Audioglobe

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Attivi da più di una decina d’anni, gli olandesi Izegrim arrivano all’importante traguardo del terzo album: invariate le coordinate sonore del combo, da sempre ancorato ad un thrash veloce e tecnico che non manca di esaltare l’aspetto melodico, spesso protagonista assoluto negli intermezzi strumentali guidati dalla sei corde del chitarrista Jeroen. Nessuna concessione alla melodia invece dal punto di vista vocale: il growl della bionda singer Marloes sposta l’ago della bilancia verso lidi più death tanto da far assomigliare a più riprese gli Izegrim ad una copia discretamente riuscita degli Arch Enemy, tanta è la somiglianza con la voce di Mrs. Gossow. Bastano un paio di tracce per inquadrare le coordinate sonore di questa nuova fatica della formazione olandese: l’apripista “Victim of Honor”, ma soprattutto l’articolata e violenta “My Secret Society”, mettono nero su bianco le abilità tecniche del combo e la determinazione nel voler proporre ritmi veloci intervallati da break monolitici che rappresentano a conti fatti gli unici momenti di respiro dell’opera. Ritmi saldamente ancorati su up-tempo dove il tappeto imbastito dalla doppia cassa del batterista Ivo detta legge: bordate del calibro di “Deathstrip” e “Psychopathic Mind” o l’insolitamente melodica – quantomeno nel refrain – “Population Zero” devono la loro buona riuscita alla bravura compositiva dell’axeman Jeroen, autentica macchina macinariff ed elemento di spicco dell’intera formazione. Purtroppo man mano che ci si inoltra nell’ascolto del lavoro vengono a galla tutti i limiti del nuovo parto degli Izegrim: la scarsa varietà delle composizioni – salviamo la convincente mid-tempo “Final Farewell” – rappresenta almeno inizialmente uno scoglio piuttosto difficile per l’ascoltatore, letteralmente assalito dalla furia cieca della formazione e dalle poche variazioni sul tema concesse nell’arco dell’ascolto. Sfortunatamente anche dopo numerose fruizioni “Code of Consequences” non riesce a convincere appieno e si dimostra il classico album senza infamia e senza lode: le buone idee ci sono, la tecnica non si discute, quello che manca sono i momenti memorabili. Peccato per l’opportunità sprecata ma oggigiorno senza personalità non si va da nessuna parte. A tutti gli amanti del genere un ascolto dei brani sul MySpace della band è quantomeno consigliato.

TRACKLIST

  1. Victim Of Honor
  2. My Secret Society
  3. Incommunicado
  4. Center of Momentum
  5. Deathstrip
  6. Final Farewell
  7. Fade Into Obscurity
  8. Psychopathic Mind
  9. Population Zero
  10. Code of Consequences
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