6.5
- Band: JADED HEART
- Durata: 00:55:26
- Disponibile dal: 04/22/2016
- Etichetta: Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
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In oltre vent’anni di carriera, i Jaded Heart non sono mai riusciti a spiccare il definitivo salto di qualità per poter competere ad armi pari con alcuni illustri colleghi, del calibro di Fair Warning e Gotthard. A livello teorico, non è mai mancata loro la stoffa per scardinare le porte del successo internazionale ma, a causa di una serie di studio album qualitativamente sin troppo altalenanti, i protagonisti sono rimasti confinati nei piani alti della categoria cadetta. Anche i molteplici cambi di formazione, diluiti nel tempo, non hanno di certo aiutato Michael Müller e soci a cementare la necessaria coesione per diventare un inamovibile punto di riferimento del metal melodico. Per i motivi sopra illustrati, riteniamo dunque che un disco come “Guilty By Design” difficilmente riuscirà a cambiare radicalmente la loro sorte, pur contenendo al suo interno una manciata di episodi di discreta fattura. Adeguatamente laccato da una produzione potente e moderna, il dodicesimo capitolo coniato dal collettivo germano-scandinavo offre alcuni spunti di indubbio interesse, come nel caso della contagiosa sing-along “Seven Gates Of Hell” e della spaccaossa “Bullying Me”, la quale ricorda non poco certe intuizioni adottate a suo tempo dagli Annihilator più melodici. Piacciono i riff taglienti che costituiscono la spina dorsale delle scalpitanti “No Reason” e “Godforsaken”, due potenziali piccoli classici in grado di arricchire il già vasto repertorio dei Jaded Heart. Avvertiamo altresì qualche brusco calo di tensione lungo il nostro tragitto, tutt’altro che privo di sgradevoli imprevisti, all’altezza della fiacca semi ballata “Remembering” e dell’iper pompata “Salvation” che, sotto i suoi poderosi muscoli, nasconde una palpabile inconsistenza all’altezza del ritornello. Il resto della scaletta invece galleggia lievemente al di sopra di una formale sufficienza permettendo ai Jaded Heart, per l’ennesima volta, di portare a casa la pagnotta con il minimo sindacale.