7.5
- Band: JASON BIELER AND THE BARON VON BIELSKI ORCHESTRA
- Durata: 00:56:49
- Disponibile dal: 22/01/2021
- Etichetta:
- Frontiers
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Jason Bieler forse non sarà noto ai più, ma i cultori della frangia più underground dell’heavy metal avranno sicuramente riconosciuto il chitarrista dei Saigon Kick, storica band americana formatasi sul finire degli anni Ottanta. Il curriculum di Bieler comprende anche Talisman, SuperTransAtlantic, nonché pubblicazioni in veste solista. Questo nuovo progetto a cui ha dato vita coinvolge in realtà un sacco di musicisti più e meno famosi che negli anni hanno stretto amicizia con il buon Jason. Troviamo infatti nomi come Todd LaTorre (Queensryche), Devin Townsend, Dave Ellefson dei Megadeth o Pat Badger (Extreme), tanto per citare gli artisti più quotati. Una squadra vincente che ha dato vita ad un disco teatrale ed emozionante, dal sound che mette insieme metal e progressive, senza mai dimenticarsi della componente melodica. “Apology” spicca per la sua impronta prog, mai eccessivamente articolata, in modo che anche l’ascoltatore poco avvezzo al genere possa gustare il prezioso tappeto melodico confezionato dalla band. Attraverso il passaggio nel lettore CD di pezzi come “Annalise”, “Stone Will Fly”, “Babt Driver” e tutti gli altri capitoli del disco, emergono richiami a King’s X e Devin Townsend stesso, il tutto amalgamato in modo esemplare. La più diretta “Anthem For Losers” gioca invece su passaggi molto orecchiabili e radiofonici, con un ritornello simile ad una filastrocca per bambini che entra subito in testa per essere inconsciamente canticchiato. “Songs For The Apocalypse” gode di una produzione senza punti deboli, tanto da poter percepire tutti i dettagli, anche i più piccoli, di ogni singolo brano. A parte le ospitate, Bieler suona e canta praticamente tutto da solo, a conferma del suo talento artistico. Forse non emerge una canzone talmente esagerata da divenire una hit, ma il livello qualitativo generale del songwriting si mantiene sempre su punteggi più che discreti, soprattutto perché all’interno del disco non troviamo nessun tipo di brano riempitivo. Non ci è dato sapere se questo progetto Jason Bieler And The Baron Von Bielski Orchestra vedrà un seguito o si limiterà a sparare un’unica cartuccia dal proprio fucile, in quest’ultimo caso rimarrebbe sui nostri scaffali un gran bel disco pieno di personalità, viceversa non vediamo l’ora di ascoltare il seguito di questa interessante apocalisse musicale.