7.5
- Band: JEFF LOOMIS
- Durata: 00:53:57
- Disponibile dal: 05/09/2008
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
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Jeff Loomis è uno dei chitarristi più dotati dell’intera scena metal. Con il suo stile, con la sua perizia tecnica ha saputo lasciare un segno importante nel mondo degli shredder, mischiando abilmente inventiva ed esperienza. Ha scritto pagine importanti di musica con i suoi Nevermore, il suo stile ha influenzato innumerevoli chitarristi (ma ancora in pochi sono pronti ad ammetterlo apertamente), e per molti, incluso il sottoscritto, era arrivato il momento di ascoltare qualcosa di totalmente ‘suo’, senza le mediazioni con lo straripante Warrel Dane (anch’egli in ottima forma nella recente parentesi solista), che potesse davvero mostrare di quali cose è capace un chitarrista di tale levatura. L’idea sbagliata che in molti abbiamo rischiato di farci non appena abbiamo ricevuto il disco è stata quella di indirizzarlo automaticamente e quasi esclusivamente ai chitarristi; niente di più sbagliato, ovviamente! Lo stile di Jeff è così efficace da permettergli di risultare perfettamente credibile anche a chi non avesse mai neanche preso in mano una chitarra, tanto con i Nevermore quanto con questo “Zero Order Phase”, unito a doppio nodo alla carriera musicale del biondo shredder, così come ai suoi mentori, su tutti gli indimenticati ed indimenticabili Cacophony. Se ad un primo ascolto vi sorprenderete in più di un’occasione a cercare la voce di Warrel Dane, ad immaginarlo alle prese con le partiture sempre intricate e ritmicamente ineccepibili di Loomis, ecco che successivamente ci rendiamo conto di quanto la musica qui contenuta sia dotata della giusta forza e passione da non lasciare spazio ad alcun rimpianto. Un disco per certi versi monolitico nella sua intransigenza chitarristica, quasi un’ora di musica che non lascia spazio a sbadigli, bilanciata com’è tra pezzi heavy (“Shouting Fire At A Funeral” potrebbe essere un ottimo pezzo dei Nevermore) e introspettivi (“Sacristy” e “Departure”). Da segnalare l’ottima “Jato Unit”, che vede la partecipazione dello stratosferico Ron Jarzombek, già al lavoro con Watchtower, Spastic Ink e Blotted Science, così come l’oscura “Rage Against Disaster” in compagnia di Pat O’Brien dei Cannibal Corpse. Il non perdere mai di vista la forma canzone rappresenta la carta vincente di questo “Zero Order Phase”, che siamo sicuri saprà strabiliare i numerosi fan del chitarrista.