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- Band: JEFF SCOTT SOTO
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
Jeff Scott Soto è sicuramente uno degli artisti più prolifici nel panorama hard rock/heavy metal. Fattosi conoscere grazie alla sua performance sul debutto solista e sul successivo “Marching Out” del guitar hero Yngwie Malmsteen, il singer è stato poi autore di una miriade di progetti e collaborazioni, tra cui Axel Rudi Pell, Takara, Talisman e tante altre ancora. “Prism” è il secondo capitolo solista di Jeff, un disco che pur non discostandosi troppo dalle vecchie proposte hard rock del cantante, segna un decisivo “ammorbidimento” di sound. Pochi sono i tentativi di mascheramento, subito l’opener “Eyes Of Love” (di cui è presente anche una traccia multimediale contenente il relativo video clip) contiene al suo interno una serie di melodie tanto orecchiabili quanto vincenti, e questa formula sarà ripetuta per tutti gli undici brani del disco. Volendo fare un paragone l’hard rock di “Prism” ricorda molto le soluzioni più catchy dei “vecchi” Takara, specialmente per quanto riguarda le linee vocali. Prima che si gridi allo scandalo è doveroso precisare che Soto e compagni non scadono mai nel mero commerciale, semplicemente si è cercato di rendere la melodia come l’elemento primario del full lenght in analisi. Numerosi sono gli ospiti che hanno contribuito alla realizzazione dei pezzi, se da un lato Jeff, oltre naturalmente alla voce, si è in parte occupato di basso e tastiere, dall’altro sono intervenuti personaggi come Gary Shutt, Howie Simon, Steve Acosta e molti antri. In studio è stato fatto un lavoro certosino, le parti soliste, chitarre in primis, godono di una registrazione semplicemente perfetta, mentre i riffs “ritmici” sono appositamente tenuti poco aggressivi e graffianti proprio a voler evidenziare la componente di orecchiabilità presente sul platter. Forse questa ultima fatica non entusiasmerà i fans appartenenti alla frangia più selvaggia di Jeff Scott Soto, ma sottovalutare un disco come “Prism” sarebbe un grave errore: ascolto dopo ascolto, infatti, sarà impossibile non essere catturati dalle intriganti composizioni dell’ex singer di Yngwie Malmsteen. Dategli almeno una chance…