9.0
- Band: JELONEK
- Durata: 00:49:00
- Disponibile dal: //2010
- Etichetta:
- Mystic Production
- Distributore: Audioglobe
Uno strumento affascinante come il violino a fare da assoluto protagonista dell’album, un musicista polacco accompagnato da una schiera di artisti provenienti dall’est europeo, i cui nomi fanno ritornare alla mente i virtuosi musicisti di un passato che, ogni qual volta viene rispolverato, regala emozioni uniche; e poi il coraggio di un progetto il cui contenuto, a prima vista, può sembrare uno dei tanti esperimenti di commistione dei generi, ma che in verità rappresenta un grande capolavoro, il cui valore cresce vista la sua unicità. Tutto questo è “Jelonek”, album composto da Michal Jelonek, musicista ai più sconosciuto ma molto apprezzato nell’ambiente musicale per le sue preziose collaborazioni a 360°. Se pensate, in termini di paragone, ad un lavoro degli Apocalyptica siete totalmente fuori strada: senza nulla togliere alla band finlandese, qui siamo di fronte ad un album più unico che raro, dove il violino viene posto sullo stesso piano delle chitarre elettiche, celebrando un matrimonio perfetto, dove altri prima di Jelonek hanno fallito. Il risultato è a dir poco strabiliante: un sound ricco di fascino e di atmosfera, capace di catturare l’ascoltatore sin dal primo ascolto, portandolo per mano lungo un viaggio nei meandri più misteriosi della musica. L’album in questione è, dunque, un prodotto abbastanza fuori dall’ordinario, in cui coesistono diverse anime musicali (non solo metal e classica) legate in un unico flusso continuo di sensazioni ed emozioni che procedono inalterate dal primo all’ultimo brano. Questa incredibile fusione stilistica raggiunge vette assolute in capolavori come “A Funeral Of A Provincial Vampire”, “Miserere Mei Deus”, “Mosquito Flight” e “Pizzicato – Asceticism”, che altro non sono se non creazioni geniali, nate da una mente musicale altrettanto geniale. Ma anche brani come “B.East”, sulla carta inferiori ai capolavori sopra citati, raggiungono comunque picchi di notevole qualità. Un album che non può mancare nella collezione di qualsiasi amante dell’ottima musica, un cd che si consumerà all’interno del vostro lettore. Curioso il fatto che questo incredibile capolavoro abbia visto la luce nel 2007 quando passò quasi inosservato ai più, salvo poi ritornare sul mercato discografico sotto forma di ristampa: un’operazione che una volta tanto si dimostra particolarmente indovinata. Un lavoro che, ora che ha maggiori possibilità di mettersi in luce, si candida in maniera decisa a rivestire il ruolo di album dell’anno. Ascoltare per credere.