JORDAN RUDESS – Permission To Fly

Pubblicato il 04/09/2024 da
voto
7.0
  • Band: JORDAN RUDESS
  • Durata: 01:42:08
  • Disponibile dal: 06/09/2024
  • Etichetta:
  • Inside Out

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Sarà per la sua attività con i Dream Theater, sarà per i suoi album con i Liquid Tension Experiment, sarà per le sue innumerevoli collaborazioni o, magari, sarà per il suo caratteristico pizzetto bianco che sembra incollato con la colla Vinavil: insomma, Jordan Rudess non ha di certo bisogno di presentazioni, soprattutto nella comunità progressive metal, di cui fa parte ormai dal lontano 1988.
Dopo diverse decadi di attività, il tastierista newyorkese ha deciso di aggiungere un ulteriore tassello al suo arsenale solista, rilasciando “Permission To Fly”, un album in cui il lato puramente progressive di Rudess viene messo da parte per lasciare spazio a composizioni in cui il reparto canoro ricopre un ruolo centrale.
“Permission To Fly” è infatti uno dei pochi album solisti della storia dell’artista in cui il taglio proposto è più vicino a quello del concetto classico di gruppo musicale, formato da diverse persone che collaborano sulla struttura armonica dei brani, invece che essere un esempio puro dell’espressione del singolo tastierista.
Dopo diversi ascolti si nota però che il vocabolario musicale non è radicalmente cambiato e si muove sempre su elementi fatti di controtempi marcati, synth che fanno da solisti quanto da tappeto e parti di pianoforte ampie ed ariose, a riprova della suo background musicale classico, formatosi in conservatori di livello come la Julliard Music School di New York.
L’album, che si articola su nove tracce (undici nella versione bonus), è totalmente incentrato sulle tematiche relative ai tumulti avvenuti negli anni 2023/2024 e tutti i testi sono stati scritti e curati personalmente dalla figlia Ariana (a.k.a. Ari), che ha deciso di focalizzarsi in modo particolare sul concetto di pace e rifiuto della violenza.
Il clima dell’opera viene immediatamente settato dalla traccia d’apertura, “The Final Threshold”, in cui l’ascoltatore fa la piacevole conoscenza del cantante Joe Payne il cui timbro vocale – a lungo cercato dall’artista – si sposa armoniosamente con l’impeto creativo del tastierista e segue fedelmente i suoi cambi di tempo repentini senza mostrare particolari difficoltà. Le parti di chitarra, suonate da Steve Dadaian, sono lontane dal velocismo dei Dream Theater e si focalizzano più su dei colori vicini alla musica rock, pur non disdegnando, di tanto in tanto, qualche buon solo al fulmicotone come quello di “Into The Liar”. Senza dubbio interessante e coinvolgente anche il brano “Shadow Of The Moon”, una bella ballata rock delle più classiche, adagiata su un pianoforte molto melodico e una batteria di fondo suonata Darby Todd (Devin Townsend) che apre in un ritornello che rimane assolutamente in testa come il pezzo più cantabile dell’album.
Come già detto, “Permission To Fly” è un album orecchiabile e facilmente godibile anche dalle persone che non sono vicine allo stile musicale che ha reso famoso il suo autore. Questa sua ‘normalità’ lo rende forse una delle opere più sperimentali di Rudess, che tenta in questo modo di spostare il focus da se stesso al gruppo. Vedere artisti di tale livello cambiare rotta e coinvolgere musicisti meno famosi e conosciuti su un progetto del genere fa piacere perché, in fin dei conti, la musica rimane sempre una realtà da sperimentare con curiosità e, perché no, con un po’ di sana leggerezza.

 

TRACKLIST

  1. The Final Threshold
  2. Into The Lair
  3. Haunted Reverie
  4. The Alchemist
  5. Embers
  6. Shadow of the Moon
  7. Eternal
  8. Footstep in the Snow
  9. Dreamer
  10. Incarnation (Bonus Track)
  11. Chopin Fm (Bonus Track)
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