JUDICATOR – Let There Be Nothing

Pubblicato il 06/08/2020 da
voto
7.5
  • Band: JUDICATOR
  • Durata: 00:57:45
  • Disponibile dal: 24/07/2020
  • Etichetta:
  • Prosthetic Records
  • Distributore: Audioglobe

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Bisogna ammettere che i Judicator hanno raggiunto un livello di popolarità notevole già con il maturo e riuscitissimo album di due anni fa “The Last Emperor”, senza ovviamente nulla togliere anche ai tre validi precedenti, ma per chi non li conoscesse vogliamo fare un minimo di retrospettiva: essi fanno di fatto parte di una sorta di nuova generazione di band statunitensi, dedite ad una proposta accostabile all’heavy/power metal melodico, con influenze miste e prese con cura da realtà connazionali ed europee. In particolare si notano i numerosi richiami a leggende del calibro di Blind Guardian e Iced Earth, con in più una forte dose di personalità e modernità nei punti giusti.
Solo otto brani per il nuovissimo “Let There Be Nothing”, ma considerando la durata piuttosto corposa di oltre metà scaletta ci sentiamo di dire che si tratti di una scelta assolutamente azzeccata, volta probabilmente a prevenire il rischio di risultare prolissi, diluiti o anche solo tirati più per le lunghe del dovuto; il che, in un album di questo genere, rappresenta sempre e comunque una possibilità da scongiurare. La iniziale “Let There Be Light”, la terza “Strange To The World” e il trittico conclusivo sono delle vere e proprie suite power metal con tutti i crismi, dotate di una potenza evocativa e narrativa davvero non prevedibili, enfatizzate da un songwriting che passa con naturalezza da fasi più cadenzate e malinconiche, ad altre in cui l’indole violenta e battagliera emerge possente come un esercito di cavalli e uomini armati; anche se nelle battute finali si nota un lieve appiattimento dell’ispirazione generale, quantomeno dal punto di vista compositivo. Tuttavia, anche i brani più brevi colpiscono al cuore più profondamente di quanto farebbe una lancia: dalla luminosa “Tomorrow’s Sun” fino a quello che è probabilmente l’estratto migliore del pacchetto, intitolato molto semplicemente “Gloria” e arricchito dagli inserti in voce femminile ad opera di Mercedes Victoria, che duetta con John Yelland con naturalezza assoluta. L’ospite d’eccezione rimane però il grande virtuoso della sei corde Christian Munzner, che in “Amber Dusk” arricchisce il tutto con una sana dose di shredding chitarristico limpido e smitragliante.
Oltre ad una musicalità epica, personale e con ogni elemento al proprio posto, riteniamo che l’elemento più degno di lode sia il concept, incentrato interamente sulle vicende del condottiero bizantino Flavio Belisario, impegnato in una missione per riconquistare parte del territorio mediterraneo, precedentemente perduto durante la caduta dell’impero romano. Un tema storico quindi, interessante e per niente scontato in un panorama come quello power metal, che il più delle volte tende a prediligere delle derive più fantasiose e alla portata di chi non disdegna un ascolto disimpegnato.
Sicuramente si tratta di un più che degno prosieguo per una carriera che ha già fatto innamorare parecchi estimatori in cerca di proposte epiche e musicalmente opulente, senza però ricadere nei soliti cliché triti e ritriti in cui è facile imbattersi quando si è alla ricerca di nuova musica da spolpare. Per quanto ci sarebbe più di un appunto da fare agli Stati Uniti da un punto di vista sociale, politico e quant’altro, bisogna ammettere che di materiale musicale di prima scelta continua ad arrivarne da quelle parti; se vi piace il power metal tra Judicator, Helion Prime, Dire Peril e altri c’è davvero di che godere.

TRACKLIST

  1. Let There Be Light
  2. Tomorrow's Sun
  3. Strange To The World
  4. Autumn Of Souls
  5. Gloria
  6. Amber Dusk
  7. The Way Of A Pilgrim
  8. Let There Be Nothing
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