JUNGLE ROT – A Call to Arms

Pubblicato il 09/05/2022 da
voto
6.5
  • Band: JUNGLE ROT
  • Durata: 00:33:39
  • Disponibile dal: 13/05/2022
  • Etichetta:
  • Unique Leader

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Raggiunto il notevole traguardo del trentesimo anno di carriera, potrebbe apparire scontato parlare di maturità per i Jungle Rot. Tuttavia, in questi tre decenni di attività, la band americana non è sempre riuscita a farsi segnalare per un repertorio particolarmente avvincente, incappando anzi in alcuni momenti davvero poco ispirati che presto o tardi ne hanno minato status e ambizioni. In ogni caso, si può anche dire che a Dave Matrise e soci non manchino virtù come passione e perseveranza: questo nuovo “A Call to Arms” è infatti l’undicesimo full-length nella discografia del quartetto originario del Wisconsin, il primo sotto l’egida della Unique Leader Records; un altro traguardo importante che i Jungle Rot celebrano con una mezz’ora all’insegna del loro classico death metal vecchia scuola, con un sound – pompato al massimo dal noto produttore Dan Swanö – che esplora la potenza come unico veicolo di affermazione della propria identità. A questo punto della sua storia, sarebbe proprio stupido aspettarsi dal gruppo un vero e proprio cambio di rotta: non avendo mai davvero cercato vie alternative ad un puro death metal di stampo groovy, è logico che anche in questa occasione gli statunitensi propongano la loro classica formula, puntando su quei riffoni e quelle ritmiche quadrate che molto hanno in comune con l’approccio dei Six Feet Under, Catastrophic e, ovviamente, degli Obituary più essenziali. I riferimenti sono insomma quelli di sempre, ma il tiro dei Jungle Rot cerca di volare alto grazie soprattutto alla resa sonora rifinita dal succitato guru svedese: si punta tantissimo sulla nitidezza e l’orecchiabilità del suono, su un impatto immediato che di certo ben si addice alla linerità di fondo della proposta. Alla fine, nonostante qualche riff oltremodo dozzinale faccia puntualmente capolino qua e là (“Asymmetric Warfare” in particolare è a confronto in grado di far apparire i Massacre degli spericolati innovatori alla stregua degli Spawn Of Possession), il disco questa volta si snoda in maniera piuttosto disinvolta, mettendo insieme tracce dal classico suono anni Novanta, inni da concerto con tanto di gang vocals (“Beyond the Grave”) e anche qualche parentesi più movimentata, nelle quali le ritmiche e il taglio di certi spunti chitarristici si avvicinano a un thrash metal in odore di Destruction. A conti fatti, quello che negli USA qualcuno definirebbe “meat and potatoes”: pochi fronzoli e tanta sostanza da parte di una band che non smette mai di crederci, nonostante tutto.

TRACKLIST

  1. A Call to Arms
  2. Asymmetric Warfare
  3. Beyond the Grave
  4. Death Squad
  5. Genocidal Imperium
  6. Haunting Future
  7. Maggot Infested
  8. Population Suicide
  9. Total Extinction
  10. Vengeance And Bloodlust
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