7.0
- Band: KAISERREICH
- Durata: 00:57:34
- Disponibile dal: 07/09/2015
- Etichetta:
- De Tenebrarum Principio
- Distributore: ATMF
Spotify:
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Dopo quattro anni di silenzio ritorna il gruppo black metal nostrano dei Kaiserreich con il nuovo “Cuore Nero”. Anche stavolta il quintetto bresciano dimostra una sufficiente personalità e soprattutto un vena compositiva ben ispirata. La band aderisce in toto ai dettami del black metal, in loro difficilmente troveremo degli elementi innovativi anche in futuro, l’aderenza alla fiamma nera è incondizionata e questo rende “Cuore Nero” un prodotto integro e puro. A causa di questa scelta di mettere da parte l’originalità, i Kaiserreich devono concentrarsi e mettere sempre molta personalità in ogni canzone, tenere alta la qualità musicale altrimenti basta pochissimo per scivolare nella mediocrità. Mediocrità che per il momento non è stata ancora toccata da questo gruppo. Dopo il positivo “Ravencrowned”, il nuovo “Cuore Nero” si attesta più o meno sul medesimo livello, un livello buono per un album black metal ragionato, ottimamente registrato e dal riffing molto evocativo. Ci sono ovviamente delle differenze tra i due lavori della band, il nuovo album è forse più cupo e riflessivo del suo predecessore, il sound è più compatto e un po’ meno dipendente dai canoni della scuola black metal svedese in stile Setherial/Dark Funeral. Forse il cantato potrebbe essere un po’ meno graffiante e più profondo per dare ancor più spessore ai brani. Meglio i Kaiserreich quando si mantengono su mid-tempo o su ritmi sostenuti, non sempre le parti rallentate riescono a creare quel pathos maestoso che la band sembra voler creare. Curioso che un giro di accordi lunghi sul brano “High Hopes” ricordi un passaggio di “Symptom Of The Universe” dei Black Sabbath: quasi sicuramente un accostamento non voluto nè tantomeno cercato dai Kaissereich ovviamente! La seconda parte dell’album è quella meno esaltante, ma si rimane comunque a livelli complessivi più che buoni. Un plauso per il riffing quasi sempre ispirato anche se affatto originale. Probabilmente la scelta globale di adottare il cantato in inglese piuttosto che in italiano potrebbe donare al sound della band un mood ancora migliore: la personalità c’è, magari sul prossimo lavoro sarà lecito attendersi un’impronta più marcata e particolare da dare allo stile black metal.