KALAH – And Yet It Dreams

Pubblicato il 10/02/2024 da
voto
6.0
  • Band: KALAH
  • Durata: 00:49:04
  • Disponibile dal: 16/02/2024
  • Etichetta:
  • Nova Era Records

Spotify:

Apple Music:

I nostrani Kalah ritornano sulle scene a due anni di distanza dal loro debutto, quel “Descent Into Human Weakness” a cui era seguito un notevole numero di date dal vivo.
Questo successore, intitolato “And Yet It Dreams”, è un concept album incentrato su un futuro distopico in cui, dopo la caduta della Terra come la conosciamo noi, la restante popolazione si è relegata in strutture industriali chiamate “Bolle” e passa il suo tempo a sviluppare intelligenze artificiali: questa introduzione è riportata in musica nei due brani iniziali, uno strumentale con suoni di fabbrica e uno in cui la cantante Claudia Gigante duetta con il rapper/screamer canadese Sam Astaroth.
Si sentono subito suoni di un power/progressive metal dalle forti influenze elettroniche, con trigger e sintetizzatori suonati da Dario Trentini che propongono suoni taglienti, dal classico sapore EDM o techno.
Una caratteristica dei Kalah è proprio questo: non voler chiudere i confini dei generi che suonano ma esplorarli e contaminarli a vicenda; alcune volte ci riescono e il risultato è godibile, anche grazie alle due chitarre di Marco Monacelli e Mario Grassi, che ricamano note attorno alle melodie vocali. Altre volte invece stride troppo, anche a livello di composizione della tracklist del lavoro, la forzata vicinanza tra assoli power, come in “Runtime Error”, e scariche elettriche e bpm più riconducibili alla dance, come nella quasi title-track e nella successiva “Escape”.
Ritornando alla storia trattata in questo disco, proprio durante lo sviluppo di alcune di queste intelligenze artificiali/robot, a cui gli umani assegnano compiti per la loro salvaguardia, un’invenzione non rimane dentro i parametri prefissati poiché sviluppa una propria coscienza e un’intelligenza emozionale: questo crescendo di pathos viene sottolineato da ritmi più cadenzati da parte della sezione ritmica, con Enrico Menozzi al basso e Alessio Monacelli alla batteria.
Ci troviamo quindi al blocco dei pezzi più articolati, con la sincopata “Gentle Gears”, la vibrante “Helichrysum” con la sua partenza e i ritornelli che ricordano i primi Labyrinth o Secret Sphere, e invece quel sapore, all’ascolto di “Full Metal Monsters”, più vicino all’industrial metal dei The Kovenant.
Il concept si conclude con l’umanoide, messo in disparte e scappato da una di queste bolle, che fugge verso la natura esterna al mondo umano e scopre quanta poca umanità ci sia nel trattare animali e mondo vegetale come paradossalmente avviene proprio per mano degli esseri umani: questo è trasposto in musica dalla voce elettronica e distorta per l’inizio di “On Wings Of Shapeless Dreams” (anche se il brano ha una minore resa complessiva rispetto ad altri episodi), mentre la conclusiva “XLV” viene affidata al duetto con Ivan Adami degli Stranger Vision, che spiega come, una volta catturato il robot deviato, nell’eliminare il difetto sentimentale, quest’ultimo abbia infettato tutti gli altri server.
Alla base di questo secondo lavoro dei Kalah ci sono idee e sonorità già sentite; i musicisti cercano di dare tutto per sovrastare altre uscite discografiche e lasciare un proprio segno distintivo, ma la commistione electro-dance con power e progressive non sempre è aggraziata. Una buona personalità comunque spicca per alcuni assoli o vocalizzi, e sicuramente potrà essere apprezzata dagli amanti del power di stampo italico.

TRACKLIST

  1. This World Factory – Part I (Intro)
  2. This World Factory – Part II
  3. Runtime Error
  4. And Yet It Moves
  5. Escape
  6. Gentle Gears
  7. Helichrysum
  8. Full Metal Monsters
  9. Defeated
  10. On Wings Of Shapeless Dreams
  11. XLV
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.