8.0
- Band: KAMPFAR
- Durata: 00:49:05
- Disponibile dal: 27/01/2014
- Etichetta:
- Indie Recordings
- Distributore: Audioglobe
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Si è soliti suddividere la carriera dei norvegesi Kampfar in due parti distinte e sotto certi aspetti tale divisione può essere condivisibile: la prima parte raggruppa i primi due album della band fatti uscire negli anni ’90, la seconda parte invece inizia con il ritorno sulla scena dei Kampfar dopo sette anni di silenzio dall’uscita di “Fra Underverdenen” e continua ancora oggi. Ovviamente, essendo i Kampfar una band storica della scena norvegese, i primi due album sono avvolti nel mito e per molti fan del gruppo sono inarrivabili. Con il loro ritorno nel 2006, i Kampfar hanno prodotto tre album davvero buoni che hanno consolidato lo status della band all’interno della scena viking black metal internazionale. Questi tre album, che per molti aspetti si equivalgono, hanno cementato il trademark ormai riconoscibile di questa ottima band scandinava. Dopo tre anni di silenzio dall’uscito dell’ultima release “Mare”, i Kampfar sono finalmente tornati e con il nuovo “Djevelmakt” stupiranno un po’ tutti. Lo faranno non per aver cambiato il proprio stile inossidabile e immutato negli anni, ma per l’alta qualità della proposta. Si può azzardare ed eleggerlo come il miglior album della band? E’ possibile, ma con sicurezza si può affermare che il livello è quello dei Kampfar dei primi anni. “Djevelmakt” si preannuncia come una delle miglior release viking black metal dell’anno perché pochi sono i gruppi che possono tenere testa ai Kampfar quando sono così ispirati. Il sound viking è norvegese al 100%, una particolarità che la band guidata da Dolk ha sempre voluto mettere ben in evidenza, la produzione è potente e fredda quanto basta ed il riffing non è soltanto di alto livello, ma incarna alla perfezione la definizione di quello che viene chiamato ‘viking black metal’. I Kampfar non hanno mai amato troppo la velocità, ma per il resto il loro riffing è sempre stato fedele ai canoni del black metal tradizionale. Nei Kampfar fortunatamente è sempre presente la sobrietà ed il feeling epico qui si sente, ma è delicato, quasi impalpabile. Non ci sono atmosfere pacchiane, scontate e l’aura epica creata non è plastificata, è bensì qualcosa di molto profondo, poco appariscente, ma capace di entrare in profondità nel vostro cuore. I Kampfar sono dei veri guerrieri del Nord e vincono le sfide con armi semplici e ben affilate. “Djevelmakt” ha qualcosa che si riallaccia ad un altro grande gruppo norvegese: i Taake. Questa release supera le recenti produzioni rilasciate negli ultimi anni da Dolk e soci per il fatto di avere un groove intenso che non viene smorzato dal passare dei minuti. Tutti i brani hanno un forte impatto e sono trascinanti, ognuno a modo suo. Già a partire dall’opener “Mylder” capirete che stavolta i Kampfar hanno una carica d’energia che in passato mancava e la sfogano sulle note di “Djevelmakt” con violenza. Ai soliti Dolk, Ask e Jon Bakker su questo nuovo lavoro si è aggiunto Ole Hartvigsen alle chitarre ed il suo operato è davvero valido. Forse il suo arrivo ha dato una carica d’energia ulteriore ai Kampfar. Sembra proprio che il gruppo scandinavo abbia trovato la quadratura perfetta. Se amate il viking metal duro creato su riffing black metal allora non potete ignorare i Kampfar.