KARL SANDERS – Saurian Meditation

Pubblicato il 14/11/2004 da
voto
7.0
  • Band: KARL SANDERS
  • Durata: 00:56:30
  • Disponibile dal: 08/11/2004
  • Etichetta:
  • Relapse Records
  • Distributore: Self

Spotify:

Apple Music:

Tonnellate e tonnellate di pietra. Massi ed enormi macigni, trasportati da innumerevoli schiavi, poggiati uno sopra l’altro, per dare forma a delle costruzioni fra le più enigmatiche, mistiche e innaturali che Madre Natura sfoggia: le piramidi. Semplici, colossali tombe, oppure collegamenti verso altre dimensioni, universi, mondi? Piattaforme d’atterraggio per entità extraterrestri? Ed all’interno di esse, nel più profondo buio e nel più immacolato silenzio, cosa si cela? Cosa si muove? Cosa si agita nelle recondite e sigillate profondità dei cunicoli più antichi? E’ probabilmente a queste domande e a queste riflessioni che Karl Sanders, leader maximo dei brutal-death metaller Nile, dopo aver già esplorato in lungo ed in largo la Storia e le Leggende della civiltà egizia con la sua sempre più amata band-madre, ha cercato risposta…forse vanamente, forse presuntuosamente, ma di certo andando a scavare in quello che il suo cuore e la sua passione gli hanno fatto sentire. “Saurian Meditation”, opera solista del chitarrista/cantante americano, è un lungo percorso evocativo, una lenta processione estatica, dall’incedere sognante e mantrico, atta ad avvolgere chi ascolta in un involucro ancestrale, suadente e raffinato, pregno di atmosfere cupe ed inquietanti…percezioni alterate e amplificate dall’ipnotismo innato che nasce dalle composizioni qui presentate, quasi totalmente strumentali e quasi totalmente acustiche. Strumenti tipici della tradizione araba-mediorientale, fra i quali spiccano il sitar e le molteplici percussioni, l’intelligente e drammatico utilizzo dei sintetizzatori, spesso volti a ricreare preghiere ed invocazioni di dubbia natura, le accattivanti partiture di chitarra acustica e qualche sparuto intervento elettrico, riescono a creare un immaginario vivido e presente nella mente dell’adepto, stranamente più attento all’ascolto di quanto ci si potesse aspettare dal venire a trovarsi di fronte ad un disco di tale fattura. Sia chiaro, “Saurian Meditation” non è un disco per metallari…ed è pesantissimo, in fin dei conti: quasi un’ora di musica etnica-tribale, seppur ben suonata e realizzata, è davvero dura da digerire per chiunque, crediamo; ma, andando un tantino oltre le prime impressioni spaesate, bisogna riconoscere il coraggio e la preparazione di Sanders, in quanto il mood dell’album è particolarmente avvolgente e affascinante. I singoli episodi sono perfino piuttosto riconoscibili e l’estenuante “Of The Sleep Of Ishtar” (nove minuti e mezzo!) è proprio un bella canzone, così come del resto “The Elder God Shrine” e “Whence No Traveler Returns”. Per i patiti della musica etnica, ed in particolare delle melodie orientaleggianti, “Saurian Meditation” potrebbe essere un ottimo acquisto; per i fan dei Nile, una ghiotta occasione per addentrarsi ancora di più nell’ottica mistica della band; per tutti gli altri, un pericoloso coacervo di noia e barbose litanie; per chi scrive, un bel viaggetto al di fuori della Realtà…e dentro un sarcofago.

TRACKLIST

  1. Awaiting The Vultures
  2. Of The Sleep Of Ishtar
  3. Luring The Doom Serpent
  4. Contemplation Of The Endless Abyss
  5. The Elder God Shrine
  6. Temple Of Lunar Ascension
  7. Dreaming Through The Eyes Of Serpents
  8. Whence No Traveler Returns
  9. The Forbidden Path Across The Chasm Of Self - Realization
  10. Beckon The Sick Winds Of Pestilence
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.