7.5
- Band: KATAKLYSM
- Durata: 00:46:38
- Disponibile dal: 13/08/2010
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Sembra quasi incredibile – forse perchè il loro nome è venuto fuori di prepotenza a tanti anni di distanza dalla fondazione – ma i canadesi Kataklysm hanno raggiunto l’ambitissimo traguardo del decimo album in studio, ancora una volta edito dalla Nuclear Blast ed intitolato “Heaven’s Venom”. Come già detto nel nostro recente track-by-track, la band è ormai una delle realtà più affermate in campo death metal e, sebbene con il trascorrere degli anni lo stile dei ragazzi nordamericani si sia leggermente ammorbidito, prosegue nella sua corsa distruttiva con tenacia e brutalità cavalcando un’onda che pare ingrossarsi sempre più. Non hanno motivo, Maurizio Iacono e soci, di cambiare approccio al loro metallo: trovata la formula giusta è corretto apportare qualche modifica qua e là, ma senza snaturare troppo ciò che il gruppo ha costruito durante la sua insperata carriera. E quindi eccoci di fronte ad un ennesimo lavoro che centra benissimo il punto, bilanciando alla perfezione le caratteristiche che rendono accattivante e vincente un album death metal: aggressione brutale, groove spaccaossa, dinamismo sopra le righe, potenza immane e melodia usata nei punti giusti e in dosi ideali. I Kataklysm dimostrano ancora una volta di saper comporre veri e propri anthem death metal, condotti per mano da Iacono – sempre più efficace in growl che in screaming – e Jean-Francois Dagenais, alla produzione anche per questo giro (mixing e mastering sono invece stati commissionati al maestro Tue Madsen). Stéphane Barbe e Max Duhamel completano il quadro tramite una sezione ritmica rocciosa e quadrata, ma anche abile nel variare i suoi pattern mantenendo alta l’adrenalina scorrente nel platter. Non citiamo tracce e vi rimandiamo al track-by-track per un esame più dettagliato della tracklist. E’ comunque chiaro come il decimo album dei Kataklysm non faccia retrocedere di un passo lo status della formazione, anzi…probabilmente sarà quello della definitiva consacrazione.