8.0
- Band: KATAKLYSM
- Durata: 00:41:07
- Disponibile dal: 27/02/2006
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Strana storia, quella dei Kataklysm. Quella che un tempo era una band altalenante, considerata da molti – probabilmente a torto – di serie B, si è tramutata quasi di punto in bianco in una delle certezze della scena death metal. Difficile spiegarne i motivi, sta di fatto che il quartetto canadese, dopo ben cinque album usciti pressochè in sordina, ad un certo punto ha deciso di uscire dall’anonimato e ha iniziato a comporre grande musica, senza badare troppo ai trend o a quanto facevano i suoi più blasonati colleghi. Sono così nati “Shadows & Dust”, “Serenity In Fire” e questo nuovo “In The Arms Of Devastation”, tre dischi che non solo hanno spopolato/spopoleranno tra le schiere dei death metaller di tutto il mondo, ma che hanno riscosso (e stanno riscuotendo) anche ampi consensi fra coloro che – poco patiti di sonorità estreme – sino a poco tempo prima non si erano mai spinti oltre il solito melodic death metal scandinavo. Questo perchè i Kataklysm, dal 2002 ad oggi, non hanno fatto altro che mischiare il loro tipico death metal con qualsiasi cosa li stuzzicasse, fosse essa melodic death metal, thrash (vecchio e nuovo) o heavy classico, creando così un sound ibrido ma, tutto sommato, sempre coerente, che ha costantemente come base il death metal ma che è in grado di piacere a tantissime persone. Ciò che più esalta del sound del gruppo è che anche quando i nostri si lasciano andare a momenti davvero ariosi, in sottofondo sono sempre percepibili una carica e una potenza prettamente death metal. Nonostante, infatti, si siano aperti ad altre influenze, i Kataklysm sono rimasti pesanti, groovy, aggressivi e – a tratti – velocissimi; non si sono impuntati su ritornelli o chissà quali trovate ruffiane, hanno “solamente” variato con maggiore frequenza il riffing e le ritmiche, andando a pescare da una gamma di influenze decisamente ampia. Troppo heavy e furioso per essere inserito nel filone melodic death scandinavo ma, allo stesso tempo, troppo orecchiabile e contaminato per poter essere accostato al sound degli storici gruppi americani, il death metal dei Kataklysm può ricordare senz’altro quello di altre band, ma, in definitiva, brilla di luce propria. Scendendo nei dettagli di “In The Arms Of Devastation”, si può dire che in questa occasione i nostri abbiano dato ancora più spazio agli elementi thrash e alla melodia, ma si è pressochè certi che tutti coloro che avevano amato “Serenity In Fire” e “Shadows & Dust” si ritroveranno ad apprezzare anche questo disco. Certo, qualcuno si accorgerà che il finale di “Like Angels Weeping (The Dark)” è stato rubato a “Davidian” dei Machine Head, o che il riff iniziale di “To Reign Again” è praticamente quello di “Du Hast” dei Rammstein rivisto in chiave death metal, però tutto il resto del materiale è 100% Kataklysm, più solido ed ispirato che mai, ponte quasi perfetto tra ultra-violenza e melodia. Tre dischi e tre centri… non ci sono più dubbi: questa band è in chiara ascesa!