6.5
- Band: KEEP OF KALESSIN
- Durata: 00:50:39
- Disponibile dal: 24/03/2023
- Etichetta:
- Back On Black
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Settimo sigillo per la band di Trondheim capitanata da Obsidian Claw, veramente un po’ poco per un nome che va in giro dal 1995 e che rappresenta pur sempre un punto di riferimento della scena black metal norvegese.
I Keep Of Kalessin hanno dovuto affrontare diversi periodi difficili rischiando anche di sparire definitivamente, ma ogni volta ricominciare quasi da capo non è semplice: il nuovo “Katharsis” esce, infatti, a ben otto anni di distanza dal suo precedessore “Epistemology”, che seguiva con uno iato temporale di altri cinque anni l’ultimo grande album sfornato dai Keep Of Kalessin ovvero “Reptilian”.
Con una carriera a singhiozzo i risultati non sono stati costanti, né lo è stato lo stile musicale della band: pochi sono ormai i punti di contatto con il memorabile esordio “Through Times Of War”, un ottimo esempio di black metal sinfonico di chiara matrice norvegese. Dopo l’exploit con il devastante ritorno in pista “Armanda”, con cui i Keep Of Kalessin si presentarono sotto una nuova veste, ci sono stati purtroppo degli alti e bassi che hanno rimandato la consacrazione di questa band nel gotha del black metal nordico.
Oggi come oggi il sound di Obsidian C. e soci è un mix di vari generi estremi con una marcata vena melodica, che si traduce in una sì musica estrema, ma al contempo catchy con le clean vocals alternate al solito screaming e a numerosi cori. Sulla produzione non possiamo dire se non che è perfetta e su una buona parte del riffing killer dei Keep Of Kalessin c’è poco altro da aggiungere, ma l’estremismo sonoro che la band continua a saper vomitare viene addolcito e talvolta snaturato da alcune scelte stilistiche più morbide. Su questo nuovo album ritroverete partiture thrash metal (vedasi alcune parti di “Ware Of The Wyrd”) altri fraseggi ed assoli tipicamente heavy metal (pensiamo al riff iniziale di “From The Stars And Beyond”) ed una scelta nei ritornelli e nei cori che, se vogliamo proprio estremizzare il concetto provocatoriamente, sembrano voler far dei Keep Of Kalessin i Blind Guardian (abbiamo qui persino una ballad, “Journey’s End”) in versione extreme metal. Detto ciò, non possiamo certo dire che diversi brani non siano accattivanti, ma spesso si ha l’impressione che non siano del tutto spontanei quanto piuttosto ‘costruiti’ per suonare un po’ ruffiani.
Possiamo comunque escludere l’accusa che questo nuovo album sia eccessivamente ‘commerciale’ per una band di questo calibro e con un determinato background musicale: ricordiamoci che restiamo sempre nell’universo extreme metal e difficilmente un album un po’ più morbido riesce a raggiungere le masse per un successo planetario. Semplicemente, forse, ora ai Keep Of Kalessin va di dare al proprio sound questa impronta. Un’impronta che però di originale sembra aver ben poco perché il nuovo “Katharsis” sembra proprio una brutta copia di “IX Equilibrium” degli Emperor, in ogni sia canzone, in ogni suo fraseggio.
Solitamente la band ha sempre alternato un ottimo album ad uno meno buono, ora in questi ultimi anni sembra essersi attestata pericolosamente su livelli mediocri e poco più. Le potenzialità ci sono tutte, la speranza è che i Keep Of Kalessin tornino ad essere un po’ più cattivi e lascino ad altri i cori melodici e quant’altro. Purtroppo in questo periodo soffiano nuovamente i venti di guerra, e allora che i guerrieri a fianco di Obsidian C. ritornino nel mood di “Through Times Of War” o di “Armagedda”!
