KEN MODE – Entrench

Pubblicato il 11/04/2013 da
voto
7.0
  • Band: KEN MODE
  • Durata: 00:47:27
  • Disponibile dal: 19/03/2013
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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Ai Ken Mode e ai fratelli Matthewson sta andando tutto a gonfie vele. Da quando i due hanno infatti fatto irruzione sulle scene un paio di anni fa con lo squassante “Venerable” (non certo il primo lavoro per i due, ma certamente quello che ha sollevato più clamori e che ha reso i due fratelli conosciuti ad un pubblico più ampio), i Ken Mode sono saliti sul trono del noisecore unsaneniano più diretto e tradizionale senza trovare alcuna opposizione, trono dal quale ora sembra impossibile rimuoverli. I due fratelli, infatti, pur continuando a non evolvere e a riproporre una formula che continua a non riservare grosse sorprese stilistiche, conoscono la materia musicale di cui sono fautori talmente bene, e sono coadiuvati da un’esperienza nel campo talmente approfondita che, disco dopo disco, la qualità dei loro lavori appare praticamente inattaccabile. “Entrench” riprende esattamente da dove “Venerable” li aveva lasciati (come, del resto, quel disco aveva ripreso il discorso da dove “Mennonite” lo aveva lasciato e così via) e ci ripropone una ennesima carrettata di bastonate sonore rumorosissime, un tripudio di anthem di rocciosissimo e scorticante noiserock estremamente diretti ed efficaci nel trasmettere un’essenzialità musicale brutale, concisa ed estremamente cesellante. La produzione cristallina e asciutta di Matt Bayles (Mastodon, Isis, Giant Squid, Planes Mistaken For Stars) ha assicurato un prodotto dai lineamenti sonici taglienti e vorticosi che smorzano il rumore per favorire una freschezza e immediatezza stilistica di nitidissima discendenza hardcore, mentre il songwriting dei due fratelli allo stesso modo ha invece prediletto un approccio più snello e fluido in favore di un’incombenza più punk e noise rock, che ha molto mitigato quell’oscurità doom e sludge che era ben presente in “Venerable”. I Ken Mode rimangono però pur sempre una band di una caratura superiore nel genere, che non teme le frequenti e disparate escursioni in territori non proprio di appartenenza (doom e sludge, come si diceva, ma anche psichedelia, post-punk, noise puro e ambientazioni “post”), ma che anzi le usa spesso e volentieri proprio per diversificare impavidamente una proposta che riesce sempre nel mantenere altissimo il livello di attenzione di chi ascolta. A livello prettamente reputazionale sotto i grandissimi Unsane ci sono ora solo i Ken Mode, loro autorevolissimi vice in tutto e per tutto, mentre sotto l’aspetto prettamente performante gli allievi riescono spesso anche a superare i maestri grazie alla totale assenza di qualsiasi elemento di stagnazione o ridondanza nella loro musica. Ancora una volta gli schiaffoni sono tutti qua, e ancora una volta chi li rifila ha un solo nome: KEN Mode – “KILL EVERYONE NOW Mode”. Un nome che ancora un volta ha saldato perfettamente il conto con la propria reputazione.

TRACKLIST

  1. Counter Culture Complex
  2. No; I'm in Control
  3. Your Heartwarming Story Makes Me Sick
  4. The Terror Pulse
  5. The Promises of God
  6. Romeo Must Never Know
  7. Secret Vasectomy
  8. Figure Your Life Out
  9. Daeodon
  10. Why Don't You Just Quit?
  11. Monomyth
5 commenti
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