• Band: KENOS
• Durata: 19:21:00
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Il death tecnico e progressivo è, a giudizio del sottoscritto, uno dei generi musicali (se non IL genere) più completo che esista. Il suo unire potenza e melodia, tecnica e velocità, estremismi e aperture acustiche, e la sua possibilità d’introdurre le più disparate soluzioni sono fra gli aspetti che rendono unico ed esaltante questo tipo di proposta. Ovviamente, in questa sede, è tale musica ad essere protagonista, grazie ai nostrani Kenòs, gruppo della provincia di Varese con già all’attivo l’album “Rigor Mortis” e una serie di importanti esibizioni live, di supporto a medio-grossi calibri quali Novembre ed Entombed. Le prime due tracce di questo demo, come si può intuire dal titolo, sono tratte dal nuovo lavoro della band, intitolato “Intersection”, già registrato ed in attesa di trovare una casa distributrice. I pezzi in questione mostrano un combo già piuttosto formato, con idee buone ed interessanti, ed un ottimo appeal brutal-melodico, il quale coniuga alla perfezione le due correnti per eccellenza del genere death, quella americana e quella scandinava. La tecnica dei quattro strumentisti è invidiabile e la produzione rende giustizia al loro lavoro, mentre qualche perplessità la suscita il cantato di Alex, quasi fastidioso se ci si ferma ai primi ascolti, in quanto troppo acido e strozzato, pur se alternante varie tonalità, fra cui un profondo growl e parti declamate. “Dracona” ed “Intersection”, comunque, sono brani estremamente convincenti, forti delle loro mutanti atmosfere, versatili quanto basta per non sembrare slegati e, mentre il primo alterna al classico saliscendi del progressive death orchestrazioni sinfoniche, parti jazzate e soli di rimarcabile bravura, il secondo è più diretto ed incisivo, con le chitarre che si inseguono in evoluzioni à la primi Dark Tranquillity, oltre a conservare una latente malinconia che, di tanto in tanto, fa capolino fra le note del pezzo. La terza traccia, “Eyes Of Hurricane”, è una bonus track che non verrà inserita nel disco completo (ed è un peccato), e trattasi di un nostalgico strumentale acustico, sognante ed evocativo nel suo incedere ipnotico. Non vorrei lasciarmi andare a facili entusiasmi ma, se il full-length mantiene le promesse fatte con questo promo, saremo di fronte ad un album davvero stupendo! Per ora manteniamoci calmi e voliamo bassi, mandando un grosso “in bocca al lupo” al gruppo lombardo affinché trovi chi possa distribuire “Intersection”. Poi vedremo…