6.5
- Band: KENOS
- Durata: 00:46:19
- Disponibile dal: //2007
- Etichetta:
- Lucretia Records
- Distributore: Venus
A due anni dal discreto “Intersection” tornano i lombardi Kenos con un nuovo lavoro ed un nuovo contratto: “The Craving” esce infatti per la Lucretia e contiene dieci brani tutti di matrice death. Ma, mentre una buona metà dell’album riprende il discorso tracciato con il precedente lavoro, alcune canzoni risultano invece meno complesse e più dirette e di fruizione immediata. Ovviamente ognuno giudicherà questa scelta secondo i propri gusti e la propria sensibilità, ma è indubbio che tali brani perdano in profondità rispetto agli altri. Per quanto riguarda i primi tre brani, si può parlare tranquillamente di un qualcosa di molto vicino alla perfezione: veloci, aggressivi, tecnicissimi ma mai esasperati o confusionari come a volte avveniva in “Intersection”. I ragazzi dimostrano di avere imparato la lezione e di essere cresciuti tantissimo come songwriters ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Death metal ottimamente composto e suonato, con alcuni inserti maggiormente melodici all’altezza degli assoli. Poi qualcosa cambia, “The Icon” è una traccia particolare che deve moltissimo alle melodie darkeggianti utilizzate dai Kreator nel sottovalutatissimo “Endorama”. Successivamente le cose si fanno più confuse, si vede che i Kenos hanno voglia di provare qualcosa di nuovo senza per questo abbandonare il loro sound: così nascono tracce che, pur rimanendo death, iniziano ad avere al proprio interno degli elementi thrash e rock che snelliscono di molto la struttura e che non sempre sono sviluppati a dovere, rimanendo appesi in un limbo che non riesce a valorizzare appieno il risultato finale. Comunque sia i ragazzi ci sanno fare, questo è fuori di dubbio: il lavoro di chitarra rimane il caposaldo del loro sound e la voce di Alessio Giudice è sempre malvagia e ficcante. Un plauso infine alla sezione ritmica concreta e fantasiosa allo stesso tempo. Questo “The Craving” rappresenta quindi un’evoluzione nella proposta dei nostri e senza dubbio, pur rimanendo un buon lavoro, alcuni aspetti avrebbero potuto essere sviluppati meglio. Ora attendiamo con fiducia il futuro, per vedere se i Kenos saranno riusciti a concretizzare al meglio le loro intuizioni.