7
- Band: KHOLD
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Audioglobe
Se con il loro debutto dello scorso anno, “Masterpiss Of Pain”, erano riusciti a ritagliarsi esclusivamente la nomea di clone-band del duo Nocturno Culto/Fenriz, i Khold di “Phantom” iniziano finalmente a mostrare tutto il loro potenziale finora solo parzialmente espresso. Poteva forse Satyr Wongraven sbagliarsi, accogliendoli nell’elitario roster Moonfog/Tatra? Assolutamente no. E la risposta a tutti gli scettici o i miscredenti, sono proprio i trentatre minuti di questa seconda prova in studio per la band di Gard: un concentrato di old-fashioned black metal atto ad un riffing energico e spesso esule dai canoni darkthroneiani, una passione inequivocabile per i mid-tempos ed una freschezza e spontaneità nel songwriting che riesce ad incorporare frangenti assai differenti dello spirito black metal in un’attitudine assolutamente schietta e profondamente rock n’roll. In molti hanno riservato un trattamento tutt’altro che di riguardo alla ruvida e vegliarda essenza dei Khold, senza rendersi conto dell’energia e vitalità che brani come “Skjebne Vette”, “Phantom” o l’opener “Dødens Grøde” sono in grado di sprigionare: questo perché troppo spesso si tende a voler uniformare il tutto a degli stereotipi predefiniti, da utilizzare come immancabile termine di paragone e con i quali aiutarsi a discernere il ‘bello’ dal ‘non bello’, senza mai provare a mettere in conto l’anima e l’essenza di una proposta artistica, qualsiasi essa sia. Non si tratta ovviamente di un’uscita imperdibile, ma di album così pregevoli, ed al tempo stesso senza troppe pretese come questo “Phantom” dei Khold, non si può che gioire e chiedere ancora a più non posso.