7.0
- Band: KILLSWITCH ENGAGE
- Durata: 00.40.40
- Disponibile dal: 02/04/2013
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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Torna caldissimo il dibattito: #teamjesse o #teamhoward? Se l’ultimo ha un’estensione vocale maggiore e una voce indistruttibile (oltre a carisma e simpatia) il primo è sempre stato “il primo” mai dimenticato cantante dei Killswitch Engage… e lo sapete bene quanto valga nella filosofia spiccia del metallaro hipster e miope! Dopo il riscaldamento nei Times Of Grace, le (finte?) audizioni e il giro di date per scrostare la ruggine, “Disarm The Descent” è finalmente arrivato. In molti saranno pronti ad accogliere Leach come il salvatore della patria, e da come inizia la raccolta hanno tutte le ragioni: si torna alle sonorità dei primi due album, con canzoni che omaggiano la firma del gruppo senza mai uscire dal seminato, a volte spingendo sull’estremo e spesso pigiando sull’acceleratore, sfruttando tutta la potenza e la maestria di un gruppo rodatissimo. La tracklist soffre un po’ il complesso del “lato B”, con una seconda metà un po’ più sgonfia, ma l’estro di Dutkiewicz e soci brilla indistintamente, ed è un piacere tornare a poter contare su determinate certezze. Riflettendo attentamente, però, dopo svariati ascolti, è naturale realizzare come il restare nella zona di comfort risulti comunque un limite, soprattutto quando la formula ha compiuto 13 anni ed è stata letteralmente saccheggiata da amici, emuli e rivali. Sia chiaro che “Disarm The Descent” ospita numerosi ritornelli memorabili e fa naturalmente sfoggio di un talento fuori dalla norma, ma comincia a realizzarsi concretamente l’idea che i Killswitch Engage non torneranno mai ai livelli di “Alive Or Just Breathing” o “The End Of Heartache”. Per fortuna sono “Alive and Breathing”, e hanno un cantante che ha molto da dimostrare ed è cresciuto enormemente rispetto al passato!