KING 810 – K5: Follow My Tears

Pubblicato il 18/03/2023 da
voto
8.0
  • Band: KING 810
  • Durata: 00:19:55
  • Disponibile dal: 23/01/2023

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Anche i King 810 seguono il trend degli EP: a seguito dell’instabilità mentale del mastermind David Gunn, le cinquanta composizioni partorite nell’ultimo anno sono raggruppabili solo in piccoli insiemi schizofrenici; da qui la scelta di questo formato. Se il risultato finale è avere tra le mani una delle uscite più pesanti dai tempi di “Le Petite Mort…”, sicuramente “K5: Follow My Tears” verrà accolto a braccia aperte da tutti gli appassionati dei King più sanguinari e spietati, una dimensione che in molti credevano diluita nelle molteplici sfaccettature creative espresse dopo il folgorante debutto.
“brains on the asphalt” è un’apertura in questo senso perfettamente eloquente, una traccia che scatena l’inferno con una performance vocale al limite e scatti d’ira incontrollabili. “widdershins” si avvicina al nu-metal prima di esplodere in un breakdown demoniaco, mentre “holy war” punta al midtempo con l’immancabile tormentata delivery di un Gunn costantemente al limite. E’ però la successiva “Isobel” a rappresentare l’apice della raccolta, rubando i riflettori con parti orchestrali e cori che elevano le barre del frontman in un climax emotivo e struggente, capace di esaltare le qualità compositive del duo come pochi singoli brani. Benissimo anche nella conclusiva “say cheese and die”, che chiude con un loop hip-hop, un riff ‘bounce’ e un ritornello estremamente infettivo che non abbandonerà la vostra testa.
Liricamente David Gunn è intenso e vivido come suo solito, ma è il matrimonio con il ‘juggalo/producer/bandmate’ Josh Schroeder che comincia a fruttare in maniera rigogliosa in questa “disgustosa dimostrazione di creatività” (sempre citando il leader) che vuole volontariamente umiliare la concorrenza pigra e svogliata. Senza case discografiche, senza promoter e senza compromessi i King vanno a rivitalizzare col sangue il proprio status di band di culto, mostrando di essere tutto tranne che un guppo alla deriva.

TRACKLIST

  1. brains on the asphalt
  2. widdershins
  3. holy war
  4. Isobel
  5. say cheese and die
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