KING PARROT – Bite Your Head Off

Pubblicato il 24/05/2013 da
voto
7.0
  • Band: KING PARROT
  • Durata: 00:22:45
  • Disponibile dal: 20/05/2013
  • Etichetta:
  • Candlelight
  • Distributore: Audioglobe

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I King Parrot sono una nuova realtà della scena australiana, recentemente balzata ai cosiddetti onori della cronaca grazie alla pubblicazione nel mercato locale di questo “Bite Your Head Off”. Ottenuti appunto degli ottimi riscontri dalle loro parti, i ragazzi provano ora ad espandersi affidando il disco alla esperta Candlelight Records, che lo renderà disponibile nel resto del mondo. Nel gruppo, almeno all’epoca delle registrazioni, militano ex membri dei Blood Duster e proprio da questi ultimi si può partire per inquadrare la proposta musicale, che spazia con scioltezza da un grindcore piuttosto teso a partiture vicine a un thrash metal scanzonato, a del puro hardcore-punk e a qualcosina di stoner. Tracce brevi, con arrangiamenti essenziali, che spingono sempre in primo piano l’attitudine strafottente dei ragazzi, qui ben poco inclini a complicare le cose o a prendersi troppo sul serio. È un disco che si ascolta con piacere, questo “Bite Your Head Off”: chiaro nei rimandi (oltre ai Blood Duster, segnate pure Pig Destroyer, Leng Tch’e e Municipal Waste), scorrevole nella forma, tutto sommato ispirato nella sostanza. I chitarristi Squizz e Mr. White possiedono un buon estro, lavorano di istinto e centrano quasi sempre il bersaglio con riff ficcanti e al tempo stesso orecchiabili. La sezione ritmica è secca e lineare, sicuramente non sui livelli di quella dei Pig Destroyer, ma adatta allo scopo. Lo screaming di Youngy è invece più che altro un rantolo punk… davvero nulla di speciale, tanto che, complessivamente, giungiamo a definirlo l’aspetto meno entusiasmante della band. Come squadra, comunque, i King Parrot funzionano bene e hanno tutte le carte in regola per farsi apprezzare da coloro che seguono regolarmente i gruppi succitati. Anche la scelta di mantenere il platter sui venti minuti di durata si dimostra azzeccata: nessun calo di tensione e poco spazio alle ripetizioni. Ad un primo sguardo, sembrano solo dei burloni, ma questi australiani sanno effettivamente dove mettere le mani quando si tratta di suonare e comporre.

TRACKLIST

  1. Bozo
  2. No Coincidence
  3. Shit On The Liver
  4. Bite Your Head Off
  5. Dead End
  6. Blaze In The Northern Suburbs
  7. Lizard
  8. Silly Ol’ Mate
  9. Sun In The Sea
  10. Cold Steel Probe
  11. Sandy
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