7.5
- Band: KING'S X
- Durata: 00:54:06
- Disponibile dal: 16/05/2008
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Audioglobe
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I tempi cambiano, si sa, ma per fortuna sopravvivono ancora band come i King’s X, coerenti ma non esasperate dalla nostalgia di chi ne ha già passate tante. Per la verità dopo una fase centrale di carriera, caratterizzata da uno stile più complesso e per certi versi progressivo, già col precedente “Ogre Tones” di tre anni fa, il trio statunitense ha messo la retromarcia per rispolverare il sound più immediato e rock degli esordi che oggi intende proseguire anche sul nuovo disco dal poco fantasioso titolo “XV”. Il suddetto album, rappresenta ovviamente il quindicesimo capitolo discografico (considerando anche live e best of) e intende seguire le orme del predecessore con canzoni complessivamente dirette che, senza scomodare inutili paragoni con le primissime avvincenti uscite del gruppo, incidono sin dal primo ascolto mostrando una band in salute, al passo coi tempi, come dimostra l’ottima produzione aperta ai modernismi quanto basta. Ispirato e vario il songwriting alterna episodi carichi di groove come l’opener “Prey” o la dinamica “Alright”, ad altri più riflessivi e melodici identificabili con “Blue” e “I Just Want To Live”, senza cali di tensione, evidenziando stati d’animo differenti ben interpretati dai tre membri del gruppo che si alternano dietro il microfono con una certa frequenza, lasciando il consueto maggior spazio all’ugola ruvida e calda del bassista Dug Pinnick. Da sottolineare i chiaro-scuri della nervosa “Move” e le tendenze quasi neo-grunge nelle melodie del refrain principale di “Stuck”, il resto lo fanno delle chitarre ribassate che pesano come un macigno, una sezione ritmica affiatata e tanta classe da far brillare arrangiamenti da autentica fuori serie.