7.5
- Band: KIRLIAN CAMERA
- Durata: 01:23:28
- Disponibile dal: 14/05/2021
- Etichetta:
- Dependent Records
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La band di Angelo Bergamini ha cambiato molte volte pelle, a partire da quel lontano 1983 in cui esordì, mostrandosi subito come una realtà poco inquadrabile e antesignana. Darkwave, post-punk, goth, synth-pop, industrial della scuola più oscura: sono tante le etichette che, come fotogrammi sgranati, hanno cercato senza successo di incasellare i Kirlian Camera, la cui unica costante è stata quella di esplorare e descrivere con melodie cupe e suadenti le profondità dell’animo umano.
Il viaggio prosegue meravigliosamente con il nuovo “Cold Pills”, ma non pensate a piccolo pillole da assumere con leggerezza; il disco è un mastodonte che sfiora l’ora e mezza di durata su due dischi, lasciando spazio a un ventaglio di sonorità che declina tutti i colori del buio, se ci passate la citazione. Sugli scudi, come sempre, la prestazione vocale di Elena Alice Fossi, ormai da vent’anni la perfetta cassa di risonanza delle visioni musicali di Bergamini. L’estensione e la versatilità vocale di Elena non superano mai i limiti della pura esibizione, ma sembrano davvero seguire le onde musicali ed emotive dei brani, come solo le grandi voci del genere – da Lisa Gerrard a Elizabeth Fraser – sanno fare. I tappeti sonori spaziano da movimenti dream-pop a base di elettronica eterea a cadenze marziali, passando per momenti quasi aggro, tutti perfettamente equilibrati nel progredire del disco, in una sorta di psicotica e imprevedibile narrazione. In certi momenti vi ritroverete a chiedervi se non sia calato il sole all’improvviso, per poi muovere le spalle a tempo di sognanti ritornelli che ripescano il meglio del dark (ad ampio spettro) degli anni Ottanta. Meritano menzione per l’ottimo lavoro anche Mia Wallace e Alessandro Comerio, ormai sodali da anni in diverse band, che sanno mettere al servizio dei Kirlian Camera il loro approccio più metallico, senza mai trasfigurare un sound consolidato, eppure in continua evoluzione.
Non è un ascolto da relegare ai momenti di relax, per la ricchezza degli arrangiamenti e dei piccoli, grandi dettagli che scoprirete ascolto dopo ascolto, ma anche per non sprecare le ampie possibilità di emozionarsi che offre pressoché a ogni brano, come un oscuro e affascinante caleidoscopio.