6.5
- Band: KLL
- Durata: 00:42:51
- Disponibile dal: /02/2011
- Etichetta: Lost Sound Records
- Distributore: Self
Al compimento del loro decimo anno di vita, i trentini KLL arrivano alla pubblicazione del proprio full-length di debutto, intitolato “Black Covers White” ed edito dalla Lost Sound Records tramite la Alkemist Fanatix Europe. Il quintetto nostrano, segnato in passato dalla scomparsa del leader e fondatore Pietro, a cui questo esordio viene dedicato, ci propone un thrash metal dinamico e moderno ben mischiato all’hardcore, che a tratti risulta anche influenza primaria del combo. Non più giovanissimi, i KLL denotano buon gusto compositivo e fanno di tutto per risultare accattivanti e accessibili pur restando dentro i confini di un suono pesante e aggressivo. I brani di “Black Covers White” sanno di vecchio come di nuovo, di old-style thrash abbastanza atipico (Anthrax?) così come a sprazzi anche di hardcore metallizzato (Hatebreed e compagnia urlante), e hanno nel dinamismo e nell’imprevedibilità delle loro strutture il punto di forza. Piace il lavoro della sezione ritmica – Paolo Pisoni alla batteria ed il nuovo entrato Massimo Marinelli al basso – che il più delle volte si rivela l’anima trascinante del combo, nonostante anche le chitarre di Marco De Rosa e Francesco Fronza facciano bene il loro dovere, alternando riff di vario stampo – hardcore, thrash, a volte qualche accenno di swedish-death – ad agganci melodici più catchy. Chiude la formazione il vocalist Andrea Pisoni, degno esecutore di partiture vocali forse leggermente monocordi ma che calzano alla perfezione con il contenuto musicale di questo “Black Covers White”, non un disco da far strappare i capelli ma certamente una bella e piacevole testimonianza di un gruppo che si è fatto le ossa e che ora raccoglie parte di quanto seminato in passato. La masterizzazione ai Finnvox Studios è solo un valore aggiunto; se volete passare tre quarti d’ora in compagnia di metallo vigoroso e sempre vivo, date pure un’ascoltata ai KLL!