7.0
- Band: KLONE
- Durata: 00:53:17
- Disponibile dal: 10/02/2023
- Etichetta:
- Kscope Music
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“Meanwhile” è ormai il settimo full-length della band francese, il secondo sotto l’egida della Kscope di Steven Wilson, a certificare come la band di Poitiers, magari da noi non popolarissima, sia ormai una realtà consolidata e assestatasi su standard di un certo livello.
Ed il nuovo album è un’ulteriore conferma, prosecuzione di un percorso non strettamente originale ma decisamente personale, segnato da un graduale allontanamento dal prog metal del passato per avvicinarsi ad un rock elegante e sofisticato, che mantiene momenti di una certa pesantezza, ma i cui termini distintivi sono la concettualità e la ricerca delle emozioni. Ciò che ci ritroviamo tra le mani, quindi, è una manciata di pezzi fortemente introspettivi, una sorta di riflessione sul mondo attuale attraverso la rappresentazione di episodi avvenuti in contemporanea in diversi luoghi; quadri che dipingono, nelle intenzioni degli autori, la parte migliore e quella peggiore del mondo in cui viviamo. Il sestetto francese, probabilmente, non è mai stato così schietto e diretto come in questa occasione, con brani che, pur ricchi delle soluzioni ricercate e degli arrangiamenti curati che sono nel loro DNA, non soffrono mai di strutture sovrabbondanti o di eccessivi barocchismi, muovendosi in un ambito che è quello degli ultimi Anathema, dei Leprous o dei Riverside. Un pezzo come “Within Reach” riesce a combinare riff rocciosi con le placide melodie dei Soen, ed è il biglietto da visita più completo per comprendere lo spirito che anima i transalpini. “Blink Of An Eye” è introdotta da un sassofono jazz (presente anche in altri brani) che sfuma in trame sognanti e in un andamento ipnotico, risultando così uno degli episodi più riusciti mentre, al contrario, l’unico momento fuori luogo appare la semi-ballata “Apnea”, che sembra fare il verso ai Nickelback ed è il solo neo in un disco che riesce nell’intento di colpire nel profondo.