KNIFE – Heaven Into Dust

Pubblicato il 22/08/2023 da
voto
7.5
  • Band: KNIFE
  • Durata: 00:34:36
  • Disponibile dal: 25/08/2023
  • Etichetta:
  • Napalm Records

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Donne, correte! Sono arrivati i Knife. Prendendo in prestito uno degli strilli più caserecci e popolari della nostra terra, diamo il benvenuto a questi quattro scalmanati tedeschi, località Marburgo, servi doviziosi di un blackened speed metal che fonda le sue radici nel thrash teutonico della vecchia scuola (Kreator), abbracciando anche realtà del recente passato, altrettanto schizzate, quali i Midnight o, ancor più giovani, gli Hellripper. Ma non solo, la forza propulsiva di questi fratelli-coltelli (in senso buono in questo caso) travalica anche l’heavy più classico a firma Running Wild, inondando il tutto con spruzzate di NWOBHM, così da alzare un sano polverone metallico dalle forme più svariate.
La carta d’identità della band tedesca parla chiaro: Vince Nihil, Laz, Gypsy Danger e Ferli Coltello si sono riuniti nel 2019; all’attivo due EP e l’omonimo esordio di due anni fa, in cui, seppur in una maniera più grezza e se vogliamo elementare, avevano iniziato ad affilare le proprie armi. Da qui il contratto con la Napalm Records, sottoscritto lo scorso aprile, e il qui presente “Heaven Into Dust”, seconda fatica ufficiale targata Knife.
Si parlava di Kreator qualche riga sopra ed è proprio l’opener “Hawks Of Hades” a chiamare in causa Mille Petrozza e compagni: soprattutto in sede di refrain, il pezzo ricalca l’incedere violento e melodico del gruppo della Ruhr, sezionato a dovere da midtempo ragionati ed orecchiabili, così da avere il più classico dei pezzi speed and thrash. Primi quattro minuti in cui si fa notare (eccome!) l’ugola strozzata e schizzata di Vince Nihil (un Tim Baker fuori controllo), la quale, dopo un impatto iniziale leggermente disturbante, diventa amichevole, di casa, insomma. È invece il singolo “Night Vision”, lanciato da un intro di basso davvero coinvolgente, ad alzare l’hype generale, dando la giusta carica d’adrenalina: prima parte più secca e diretta, seconda metà contraddistinta da una cavalcata che trasuda metal anni ’80, prima di tornare alla folle corsa di inizio brano. La tripletta d’apertura si chiude con la title-track, dalle tinte black’n’speed, con intermezzi slayeriani; cupa, ferale, in cui i Knife scagliano un attacco in piena regola alla religione. Le lacerazioni del quartetto tedesco non trovano tregua e con “With Torches They March” facciamo un autentico salto indietro nel tempo, per strizzare un orecchio alla banda di pirati guidata da Rock’n’Rolf: riffoni in serie e coro ad hoc per una marcia d’acciaio bollente. Caratteristiche che, in maniera più spedita e spericolata, plasmano pure la successiva “Black Oath And Spells”, di immediata memorizzazione, adatta al facile e gudurioso scapocciare. I richiami ad una delle più importanti ‘kreature’ del thrash metal teutonico tornano sovrani in “The Arson Alchemist”, segnando anche il passo verso una chiusura d’album leggermente meno impattante, con diversi passaggi che ripercorrono in pratica le trame sbrigliate in precedenza, ma che non vanno ad intaccare un disco poderoso, in grado di mettere in risalto una realtà interessante, per la quale l’invito ad appuntarsene il nome – o ad inciderlo, in questo caso – è più che doveroso.

TRACKLIST

  1. Hawks Of Hades
  2. Night Vision
  3. Heaven Into Dust
  4. Iron Sceptre
  5. With Torches They March
  6. Black Oath And Spells
  7. The Arson Alchemist
  8. A Phantom Devised
  9. Realm Of Violence
  10. No Gods In The Dark
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