voto
5.0
5.0
- Band: KORN
- Durata: 00:53:24
- Disponibile dal: //2007
- Etichetta:
- EMI
Streaming non ancora disponibile
Evoluzione? Per quanto i Korn non abbiano mai pubblicato lo stesso album due volte, l’ultima metamorfosi della seminale formazione di Bakersfield sembra piuttosto il risultato di una orrenda mutilazione. Dopo aver perso Head nelle acque battesimali, il batterista David Silveira se n’è andato nell’ombra, probabilmente fatto tacere da clausole contrattuali, tirando in ballo una improbabile tendinite (non gli impedirebbe di fare tanti pesi da diventare un culturista?); con un Munky sotterrato dalla produzione e ancora spaesato senza il suo compagno di sempre, e con un Fieldy in completa crisi esistenziale, è lampante come questo “Senza Titolo” sia il solista di quel Jonathan Davis sopravvissuto al suo alter ego psicotico, alienato e in tuta. Davis è oramai divenuto un “vero” cantante e ha ora la possibilità di esplorare tutte le sue note influenze, The Cure in primo luogo, ma si dimostra costantemente in bisogno di ganci: il risultato è fatto da atmosfere ultra dark e industriali, simili ai Nine Inch Nails, dove la voce fa da padrona, ritmata da una batteria effettata in primo piano, sinth spettrali e pesanti ornamenti da studio, che fanno di The Matrix e di Atticus Ross qualcosa di più della comune figura di produttore. Anche Terry Bozzio, uno dei migliori batteristi in circolazione sulla carta, fallisce nell’integrarsi con la band (alcune tracce di batteria pare siano firmati Jon Davis!) e nel regalare una prestazione sopra le righe. “Bitch, We Got a Problem” ha la carica del passato ma fallisce nel ritornello, “Hold On” e “Ever Be” tentano di resuscitare le chitarre ma mancano del basso supremo di Fieldy… solo “Killing” riesce ad essere violenta e trascinante in un album afflitto da ripetizioni, tempi lenti, chitarre in cantina. Si spera siano solo una crisi di mezza età, in quanto al momento i Korn non sono più di un nome con cui far soldi (non ci si chieda dunque perché la band continui a fare tour e perché i componenti rimasti continuino a portarne il vessillo). Essere sempre più lontani dal metal non è una giustificazione.
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