5.5
- Band: KORPIKLAANI
- Durata: 00:41:07
- Disponibile dal: 04/02/2011
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Li avevamo lasciati nel 2009 con quel "Karkelo" tra il superfluo e il "senza infamia nè lode" e dunque ci si attendeva da loro un ritorno su buoni livelli che ormai latitavano da diversi anni. I Korpiklaani con il loro nuovo "Ukon Wacka" non sembrano però aver intenzione di soddisfare le nostre aspettative e danno alle stampe un altro disco che certo non risolleva le quotazioni della formazione folk metal finnica. Con questa frase più da chiusura di recensione che da cappello introduttivo, si può purtroppo riassumere il valore del disco. Il songwriting sembra infatti soffrire da un lato di una mancanza di idee veramente efficaci e dall’altro di una affievolita vena di divertente spensieratezza propria delle prime uscite. Convincono solo pochissimi brani, tra cui la bella opener "Louhen Yhdeksäs Poika" la discreta "Tuoppi Oltta" e la conclusiva, veloce e variegata "Surma", pezzi sui quali la più che collaudata formula folk metal dai toni festaioli propria del gruppo viene proposta in maniera efficace. Troviamo poi il singolo "Tequila", brano catchy del tutto a sè stante che può apparire fuori contesto per la sua attitudine da party song danzereccia e alcolica, ma almeno risulta essere divertente e ben arrangiato. Il resto dei brani invece, tra cui anche la stessa titletrack, appare più una raccolta di riempitivi che mancano d’ispirazione, spesso si assestano su sterili ritmi medi con linee vocali piatte, ridondanti e riff talvolta scolastici. Anche le parti di violino o fisarmonica sembrano in diverse occasioni limitarsi a giri melodici folk già sentiti più e più volte. Veramente poco per chi conosce i primi tre album della band. Non bastano quindi dei suoni curati per salvare questo album da una insufficienza che aveva risparmiato il precedente per un soffio.