KREATOR – Hordes Of Chaos

Pubblicato il 13/01/2009 da
voto
9.0
  • Band: KREATOR
  • Durata: 00:38:40
  • Disponibile dal: 16/01/2009
  • Etichetta:
  • SPV Records
  • Distributore: Audioglobe

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“Hordes Of Chaos” esce a gennaio e marca il segno, come a dire: “Slayer, Exodus, se siete capaci a fare di meglio, accomodatevi!”. Di sicuro l’album finirà fra i migliori dell’anno e quelle che oggi potrebbero sembrarvi parole grosse, diventeranno certe quando ascolterete l’imponenza di questo nuovo lavoro, che ci consente di usare l’aggettivo “classico” per definirlo. Sì, perché questo CD andrà ad affiancare gli album immortali del thrash metal, tale è la portata delle composizioni. I re tedeschi del genere concentrano in meno di quaranta minuti nove pezzi tritaossa con la consueta maestria nel dosaggio di melodie su riff di chitarra veloci e graffianti con ritmi di batteria che qui sembrano conoscere un solo tempo: quello del thrash. Basta l’ascolto della traccia omonima del disco, posta in apertura, a farvi respirare l’aria di grande album: un’autentica mazzata destinata a diventare uno dei classici dei tedeschi, un’alternanza di parti thrash e break imbestialiti con il finale scandito dalla melodia e dalla voce di un Petrozza in grandissima forma. Brividi. Neanche il tempo di rifiatare, i tom della batteria scandiscono l’arrivo di “Warcurse”, pezzo velocissimo con un assolo di chitarra fenomenale posto in chiusura. “Escalation” è il brano che vi consentirà di riposare un attimo, la traccia è articolata e serve a dare sfoggio del virtuosismo chitarristico. Si riparte subito dopo con “Amok Run” dove Ventor picchia duro, ma dove regna anche la melodia delle due sei corde; segue “Destroy What Destroys You”, altra traccia complessa e dal ritmo più lento; “Radical Resistance” è tipica Kreator, articolata, ma veloce in prevalenza. Ventor dà prova delle sue qualità su “Absolute Misanthropy”, altra song tirata condito da feroci break e da assoli molto ispirati. I cambi di tempo di questa traccia risulteranno letali dal vivo. Spettacolare è anche “To The Afterborn”: inizio lento, melodico, coro con un super Petrozza e con Ventor a scandire in doppia cassa prima che arrivi il finale con un minuto di puro thrash metal. Cinquanta secondi di arpeggio acustico fanno da preludio alla ciliegina sulla torta: “Demon Prince”. Qui c’è la summa delle capacità di Petrozza e soci: melodia, grinta, violenza. L’inizio melodico lascia il passo a una thrash song dai ritmi serrati dove le chitarre disegnano riff velocissimi alternando melodie ed assoli nei break. Il finale è commovente, un fantastico solo di chitarra precede una melodia conclusiva dove lo scream di Petrozza è lancinante sulla doppia cassa di Ventor che rulla sui tom come in chiusura di concerto: brividi e commozione per uno dei pezzi più belli della storia Kreator. Se a tutto ciò aggiungiamo una produzione molto “cruda”, frutto della scelta di registrare le tracce base in modalità live, molto anni ’70, che sprigiona energia ad ogni nota, e l’artwork curatissimo (disponibile anche edizione con bonus DVD), capirete che i Kreator hanno scritto una pagina di storia con questo album. Thrash metal come Dio comanda.

TRACKLIST

  1. Hordes Of Chaos (A Necrologue For The Elite)
  2. Warcurse
  3. Escalation
  4. Amok Run
  5. Destroy What Destroys You
  6. Radical Resistance
  7. Absolute Misanthropy
  8. To The Afterborn
  9. Corpses Of Liberty
  10. Demon Prince
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