7.0
- Band: KRIGERE WOLF
- Durata: 00:18:59
- Disponibile dal: 10/04/2021
- Etichetta:
- Black Ritval Records
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Sappiamo che la nostra Sicilia in ambiente extreme metal è sempre capace di offrirci band davvero valide: tra queste ci sono i Krigere Wolf, che ormai hanno alle spalle già più di un decennio di attività. Una carriera onorata con tre full-length e diverse altre produzioni, tra cui il nuovo EP “Blazing In A Purging Fire”. Come in passato, anche questa release è interessante e sprigiona una più che discreta dose di energia negativa: il terzetto siculo è più agguerrito che mai e sfodera il suo trademark, un concentrato di thrash, death e black metal pressato e saturo ai massimi livelli. La band aveva sorpreso positivamente con il violentissimo EP “Eternal Holocaust”, che lasciava presagire l’avvento di una pandemia mondiale; il nuovo album dal punto di vista stilistico non presenta chissà quali novità, lo stile compatto e diretto è rimasto quello di sempre, di sicuro è calato il ritmo forsennato presente sul lavoro precedente. L’artwork è di ‘bathoriana’ memoria, anche se all’interno di questo “Blazing In A Purging Fire” dei Bathory non c’è traccia, se non qualcosina forse nel classico intro con echi di battaglia. Nulla da dire sulla produzione, a cura dell’ormai ex bassista dei Marduk ovvero Magnus ‘Devo’ Andersson: i suoni sono limpidi e molto graffianti, laddove i riff di chitarra sembrano delle sciabolate affilatissime. Al primo giro nel lettore sono pochi i momenti che fanno sussultare, ma con il passare degli ascolti la violenza della release si fa sentire e vi entrerà dentro pervadendo il vostro animo. I quattro brani, intro esclusa, sostanzialmente riescono a convincere con il loro mix equilibrato e distruttivo, ma manca a questo EP quel quid in più presente su “Eternal Holocaust”. Forse i ritmi più cadenzati hanno messo in mostra maggiormente le differenza tra le parti più vicine al classico thrash metal piuttosto che quelle death o black oriented, come ad esempio sulla pur bella “Wolves In The Throne Of Death”. Nella release precedente probabilmente l’amalgama del sound e delle sue diverse anime era più densa, donando in tal modo una maggior uniformità ed un notevole impatto sonoro. Qui, invece, la coesione ogni tanto si perde ed i brani non riescono sempre ad assimilare i vari stili musicali sotto un’unica anima. Ad ogni modo i Krigere Wolf sono l’ennesima conferma della presenza di un gruppo più che discreto del nostro panorama underground.