7.0
- Band: KRINGA
- Durata: 00:44:58
- Disponibile dal: 21/08/2019
- Etichetta:
- Terratur Possessions
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I black metaller austriaci giungono (finalmente) al traguardo del full-length, dopo una miriade di demo ed EP, interrompendo un silenzio discografico durato tre anni. Partiamo dal nome: Kringa è una piccola cittadina della Croazia, nella quale è vissuto tale Jure Grando (vissuto tra XV° e XVI° secolo), conosciuto come la prima persona descritta quale ‘affetta da vampirismo’ in documenti ufficiali.
Musicalmente i quattro musicisti sono collocabili all’interno di quella corrente black metal che unisce tradizione anni ‘90 e un certo grado di modernità a livello di scrittura: caos, violenza, forti tinte ritualistiche e alcune – ottime – aperture melodiche. “As Kaleidoscope Patterns Arise” si apre con un riffing ripetitivo che acquista presto un incedere a metà tra l’ipnotico e il trascinante; c’è qualcosa di selvaggio nel cantato (estremamente vario) di Berstuk e una furia animalesca sembra animare il drumming di Talon. In mezzo a tanta violenza si fa strada una melodia semplice e grezza che ha il sapore di qualcosa che viene da lontano, nel tempo e nello spazio. “Unwind the Gap Anew” è un pezzo più cadenzato e al contempo estremamente noisy, mentre “Cloak of Unbound Fears” è forse il momento più ‘melodico’ (le virgolette sono d’obbligo) grazie agli sprazzi doom e un vago gusto heavy classico, tra i meglio riusciti del lotto.
Il punto debole più evidente di questo lavoro riguarda la struttura delle canzoni, che è un po’ troppo simile, e non permette di distinguere completamente i brani tra loro (a parte le succitate canzoni). Va detto che questo è un difetto relativo, in quanto l’ascolto è piacevole e molto difficilmente noioso, una volta entrati nel mondo oscuro degli austriaci. Estremamente grezzi, rumorosi e marci eppure dotati di una sensibilità melodica spiccata – che ci auguriamo vorranno affinare – i Kringa riescono nell’ormai difficilissimo compito di trasmettere qualcosa di personale attraverso la loro musica, reinterpretando e mescolando canoni e soluzioni certamente non nuove. Ascolto consigliato.