KRINGA – Feast Upon The Gleam

Pubblicato il 13/11/2019 da
voto
7.0
  • Band: KRINGA
  • Durata: 00:44:58
  • Disponibile dal: 21/08/2019
  • Etichetta:
  • Terratur Possessions

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I black metaller austriaci giungono (finalmente) al traguardo del full-length, dopo una miriade di demo ed EP, interrompendo un silenzio discografico durato tre anni. Partiamo dal nome: Kringa è una piccola cittadina della Croazia, nella quale è vissuto tale Jure Grando (vissuto tra XV° e XVI° secolo), conosciuto come la prima persona descritta quale ‘affetta da vampirismo’ in documenti ufficiali.
Musicalmente i quattro musicisti sono collocabili all’interno di quella corrente black metal che unisce tradizione anni ‘90 e un certo grado di modernità a livello di scrittura: caos, violenza, forti tinte ritualistiche e alcune – ottime – aperture melodiche. “As Kaleidoscope Patterns Arise” si apre con un riffing ripetitivo che acquista presto un incedere a metà tra l’ipnotico e il trascinante; c’è qualcosa di selvaggio nel cantato (estremamente vario) di Berstuk e una furia animalesca sembra animare il drumming di Talon. In mezzo a tanta violenza si fa strada una melodia semplice e grezza che ha il sapore di qualcosa che viene da lontano, nel tempo e nello spazio. “Unwind the Gap Anew” è un pezzo più cadenzato e al contempo estremamente noisy, mentre “Cloak of Unbound Fears” è forse il momento più ‘melodico’ (le virgolette sono d’obbligo) grazie agli sprazzi doom e un vago gusto heavy classico, tra i meglio riusciti del lotto.
Il punto debole più evidente di questo lavoro riguarda la struttura delle canzoni, che è un po’ troppo simile, e non permette di distinguere completamente i brani tra loro (a parte le succitate canzoni). Va detto che questo è un difetto relativo, in quanto l’ascolto è piacevole e molto difficilmente noioso, una volta entrati nel mondo oscuro degli austriaci. Estremamente grezzi, rumorosi e marci eppure dotati di una sensibilità melodica spiccata – che ci auguriamo vorranno affinare – i Kringa riescono nell’ormai difficilissimo compito di trasmettere qualcosa di personale attraverso la loro musica, reinterpretando e mescolando canoni e soluzioni certamente non nuove. Ascolto consigliato.

TRACKLIST

  1. As Kaleidoscope Patterns Arise
  2. Unwind the Gap Anew
  3. To Sleep in Vermin Velvet
  4. Eroding Passage
  5. Cloak of Unbound Fears
  6. Eyers of Stone
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