7.0
- Band: KRISIUN
- Durata: 00:38:07
- Disponibile dal: 07/09/2018
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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Chi ha avuto modo e la costanza di seguire le uscite dei Krisiun, sa bene che dai death metaller brasiliani tutto ci si può aspettare eccetto che un disco votato alla sperimentazione, e questo “Scourge of the Enthroned” conferma in pieno, e in maniera apprezzabile, le aspettative. Il terzetto non ha mai particolarmente amato rischiare, lanciarsi senza paracadute in chissà quali avventure e regalare sorprese ed emozioni con formule lontane dai suoi tipici marchi di fabbrica.
Affiancati dal fido Andy Classen – produttore che più volte ha aiutato i Krisiun ad incidere le loro visioni infernali – Alex Camargo e compagni riprendono la loro consueta rotta musicale con un’opera tratteggiata dagli stilemi sonori a loro più cari, quelli che si cingono indissolubilmente al contesto legato ad un quadrato death metal dall’indole focosa e impulsiva. Come da copione, sono il riffing marziale e gli arrembanti avvitamenti condotti da Moyses Kolesne e il pungente lavoro di batteria di Max i contraddistinti cardini di rotazione degli otto movimenti di “Scourge of the Enthroned”; un trademark tanto scontato quanto ancora una volta convincente. Fra trame incalzanti e sostenute ed epiche aperture più melodiche, si snoda una compatta tracklist nella quale episodi come l’opener/title track, “Demonic III” e “Whirlwind Of Immortality” ben sintetizzano il confortante stato di forma creativo dei Krisiun. Quello di sintesi è in effetti un concetto che ricorre durante l’ascolto del disco: rispetto ai precedenti “Forged In Fury” e “The Great Execution”, la band ha asciugato le strutture e la durata complessiva dei brani, optando per un approccio maggiormente snello che senza dubbio ben si confà alla sua celebre natura ribelle. In ogni caso, i ragazzi non sono certo tornati a suonare come sul primordiale “Black Force Domain” e infatti anche in questo nuovo lotto di canzoni si rintracciano una certa cura per le dinamiche e la presenza di quell’afflato magniloquente maturato nelle ultime produzioni.
Confezionato basandosi su dei suoni come sempre caldi e organici, “Scourge…” segna dunque il gradito ritorno di una formazione fra le più tenaci nel panorama death metal mondiale: un album onesto e ben interpretato, dal quale affiorano tutta la caparbietà, la professionalità e la maturità artistica di questo ormai leggendario trio carioca. Se ci si imbatte in un loro brano, bastano ormai pochi secondi per riconoscere i Krisiun all’opera e ciò è una dote da non sottovalutare in un panorama sempre più vasto e frammentato.