KRISIUN – The Great Execution

Pubblicato il 25/10/2011 da
voto
7.5
  • Band: KRISIUN
  • Durata: 01:01:57
  • Disponibile dal: 31/10/2011
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: EMI

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In seguito ai buoni riscontri ottenuti con i precedenti “AssasiNation” e “Southern Storm”, due lavori “di rottura”, che hanno evidenziato la volontà di provare ad andare oltre al death metal tesissimo degli esordi, questo nuovo “The Great Execution” rappresenta un duro banco di prova per i Krisiun, che devono dimostrare di avere la competenza e la costanza necessarie per portare avanti un simile discorso. La band, a scanso di equivoci, ha accettato la sfida senza mezzi termini, sfoderando quella che forse è la carta più efficace per affrontare situazioni come questa: il coraggio. In effetti, per un gruppo da sempre sinonimo di brutalità allo stato puro, è una scelta audace quella di mettere un po’ da parte alcuni propri marchi di fabbrica e archiviare il suo lato più barbaro per arrivare ad una svolta di questo tipo. Il nuovo corso intrapreso dal trio brasiliano ci fa infatti riassaporare certe vecchie tradizioni, con uno stile – e annesse scelte di produzione – che guardano più ai primi anni di queste sonorità che al presente o alle stesse prime opere della band. Non aspettatevi quindi (soltanto) la consueta furia cieca giocata su valanghe di blast-beat: “The Great Execution” è un disco più vario e ragionato, in cui predominano atmosfere desolate care alla vecchia scuola del genere. L’album si apre con una breve introduzione di chitarra acustica per poi inoltrarsi in territori principalmente heavy-midtempo, in cui il classico riffing di Moyses Kolesne assume connotati più groovy del solito, denotando una forte anima thrash. È proprio quest’ultima a guidare episodi come “Blood Of Lions” o “Descending Abomination”, in cui lo stile delineato su “Southern Storm” viene ibridato con ampie dosi di metallo più classico, per un risultato finale non così diverso dall’operato di Malevolent Creation e Vital Remains. L’incedere della band, almeno in queste prime tracce, è sicuro e brillante, soprattutto per merito di un Kolesne ispirato, che sembra divertirsi parecchio nel giocare con queste trame maggiormente dinamiche. Brani come “The Sword Of Orion” o “Shadows Of Betrayal”, invece, sono il ritratto di una formazione che vuole scrutare ulteriori orizzonti ancora inesplorati, ma che, almeno per il momento, non ha ancora l’esperienza necessaria per permettersi tali lussi. I pezzi in questione, infatti, risultano davvero troppo lunghi e dispersivi per coinvolgere a dovere: le strutture sono un po’ ridondanti e palesano una certa indecisione da parte dei Krisiun, i quali senz’altro non sono abituati a cimentarsi in simili suite. Le cose vanno assai meglio quando il gruppo opta per delle “vie di mezzo” – vedi “The Extremist” – che sposano uno scheletro abbastanza elaborato con il tipico impatto dei nostri. In ogni caso, pur essendo un po’ prolisso e, a tratti, vagamente pretenzioso, questa nuova impresa dei brasiliani è di quelle che si ricordano: non solo il coraggio è stato decisivo, ma anche la passione che impregna l’intero album e che dà ulteriore carattere all’ispirazione che oggigiorno contraddistingue l’operato dei ragazzi. Non considerateli più dei cavernicoli.

TRACKLIST

  1. The Will To Potency
  2. Blood Of Lions
  3. The Great Execution
  4. Descending Abomination
  5. The Extremist
  6. The Sword Of Orion
  7. Violentia Gladiatore
  8. Rise And Confront
  9. Extinção Em Massa
  10. Shadows Of Betrayal
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