8.0
- Band: KRYPTS
- Durata: 00:37:09
- Disponibile dal: 31/05/2019
- Etichetta:
- Dark Descent
- Distributore: Audioglobe
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Il moniker Krypts nel panorama death-doom del 2019 è ancora sinonimo di qualità assoluta. Sono trascorsi dieci anni dalla pubblicazione del primo demo e ritroviamo il gruppo finlandese ancora in grande spolvero, ispirato e sempre sicuro nell’indirizzare la propria proposta musicale. Ogni uscita del quartetto è sempre leggermente diversa dalla precedente e il nuovo “Cadaver Circulation” non fa eccezione: dopo un primo full-length profondamente radicato nella vecchia tradizione death metal finnica e svedese, i ragazzi di Helsinki hanno virato verso soluzioni più lente e decadenti con il successivo “Remnants of Expansion”, dando vita ad una sorta di lunga nenia per chitarre martoriate e growling strisciante in abissi senza tempo. A distanza di tre anni da quella fatica, il gruppo torna quindi con il suo terzo album, riuscendo ancora una volta a tirar fuori dal cilindro sonorità di grande suggestione e potenza.
Toni decisamente cupi caratterizzano anche questa nuova prova, ma il ritmo cardiaco del suono si innalza vertiginosamente, facendo la spola in modo frenetico fra registri death e tetri rallentamenti. “Remnants…” si basava quasi esclusivamente su un incedere imperioso, mentre su “Cadaver Circulation” i Krypts rimescolano le carte, sfoderando un’attitudine più abrasiva accanto all’ormai consueto afflato sinistro e meditativo. Basta l’opener “Sinking Transient Waters” a rappresentare compiutamente la forza espressiva e l’atmosfera di questo eccellente lavoro: il profondo growl di Antti Kotiranta si fa quasi narrante su un uptempo iniziale di grande suggestione, mentre la chitarra si innalza a poco poco in un lirismo e in un’intensa inquietudine che come sempre ci fanno vagare in un universo malevolo e sfuggente. L’aria si fa sospesa: c’è qualcosa di ancestrale, di antico che il particolare gusto melodico della band, i riverberi e le distorsioni rendono via via più scuro e torbido, sino a sfumare nel puro smarrimento. Il suono tende a fluire in un’atmosfera di grande maestosità, ma spesso, proprio per la rinnovata severità nelle ritmiche, si ha la sensazione che qualcosa stia per deflagrare e che una forza repressa possa esplodere e irrompere anche nelle arie più doom.
“Cadaver Circulation” è insomma un disco che riesce a lasciare in chi ascolta un senso di sospensione e di tensione costante, alternando trame arrembanti con motivi che invece preferiscono muoversi sotto traccia e ‘di nascosto’. Emerge una zona grigia che predilige l’isolamento, l’irrequietezza. Soprattutto, emerge la personalità dei Krypts, oggi probabilmente all’apice della loro carriera.