KVAEN – The Formless Fires

Pubblicato il 18/06/2024 da
voto
8.0
  • Band: KVAEN
  • Durata: 00:39:18
  • Disponibile dal: 21/06/2024
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records

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Come è ormai ben risaputo, il terzo album rappresenta uno step dall’importanza notevole, soprattutto per una band spinta dalla volontà di ritagliarsi una posizione solida all’interno di un sottobosco in cui solo alcune realtà riescono ad emergere. In questo caso parliamo di black metal di stampo epico e melodico, e nello specifico di uno degli esempi più apprezzati degli ultimi anni da parte di chi tiene d’occhio i movimenti dell’underground: siamo infatti in presenza della nuova fatica ad opera del polistrumentista svedese Jacob Bjornfot, che con i suoi Kvaen è già riuscito a far drizzare le proverbiali antenne ad una moltitudine di ascoltatori affezionati alle sfumature più battagliere del metallo nero, in particolar modo col secondo album “The Great Below”.
Risulta quindi innegabile che la posta in gioco sia molto alta e che le aspettative, rivolte verso il nuovo e fiammante “The Formless Fires”, siano invero piuttosto consistenti, in quanto potrebbe trattarsi di un album in grado di incrementare ulteriormente il già rispettabile seguito ottenuto da una realtà ritenuta da molti tra le più promettenti del panorama estremo.
Questo anche per via della sua natura trasversale, in quanto nelle oscure profondità abissali del songwriting si celano numerosi elementi presi direttamente dal melodic death metal e persino rimandi dal retrogusto pagano, il tutto ben spennellato su una solida base di black metal epico e alquanto tecnico, come confermato dai numerosi assoli di chitarra. Tutti chiari indizi della volontà del Nostro di non limitarsi a rievocare le sonorità rese celebri dai Dissection o dai più recenti Naglfar, quanto più di riuscire a ritagliarsi una propria realtà, potenzialmente in grado di attirare l’attenzione anche di chi magari è affascinato dal black metal, ‘a distanza’.
Dopo vari ascolti possiamo affermare senza dubbi che gli elementi che già ci avevano fatto apprezzare visceralmente i lavori precedenti qui tornano con efficacia e maturità, arrivando a comporre una tracklist dalla durata impeccabile e che non stanca mai, trascinando il fruitore dritto tra le fauci ardenti del basilisco presente in copertina: agli immancabili inserti black metal con la batteria utilizzata come un mitra, si alternano infatti stacchi da headbanging puro e momenti contemplativi, se non addirittura orecchiabili, in cui l’utilizzo delle melodie si fonde con il clangore belligerante sprigionato da un sound impattante e perfettamente dosato in ogni sua sfumatura.
A farla da padrone è ovviamente l’epicità più perfida, con tematiche che pescano dalla mitologia, con in più una punta di dark fantasy e persino analogie con degli stati d’animo, scuri e tetri, appartenenti a molti di noi che amiamo questa musica; il tutto interpretato con una voce criptica e sanguinaria, perfettamente in linea con quanto istituito da realtà più note negli anni passati.
Volendo fornire qualche piccolo assaggio della track-list, lasciando a voi il piacere di scoprirla per intero, potremmo menzionare la terremotante “Basilisk”, così come una “Tornets Sang” quasi tranquillizzante nella sua natura melodica ed evocativa, senza contare una title-track in veste di opener in grado di gettare subito sul tavolo i punti di forza di un album che inizia e finisce in un baleno, invogliando l’ascoltatore a ricominciare da capo per un’altra capatina tra le spire della serpe blasfema, una volta dispersi gli ultimi rintocchi della conclusiva “The Wings Of Death”; confermando in tutto ciò le immense potenzialità di un progetto che continua a trasmetterci delle vibrazioni rare e dalle sfaccettature mutevoli.
Volendoci sbilanciare un po’, non fatichiamo a considerare gli Kvaen una delle realtà di derivazione black più interessanti degli ultimi anni, capace di attirare l’attenzione di una moltitudine di potenziali estimatori, senza il timore di sforare al di fuori di un confine tanto netto quanto limitante, seppur senza eccedere nella direzione opposta. Del resto, molte delle black metal band migliori di sempre sono proprio quelle che hanno saputo contaminare adeguatamente la propria proposta, senza risultare in alcun modo pacchiane o dispersive.

TRACKLIST

  1. The Formless Fires
  2. Traverse The Nether
  3. Tornets Sang
  4. The Ancient Gods
  5. Basilisk
  6. De Dodas Sang
  7. The Perpetual Darkness
  8. The Wings Of Death
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