• Band: LAETITIA IN HOLOCAUST
• Durata: 00:12:59
• Disponibile dal: 23/07/2021
• Etichetta:
• Brucia Records

La band emiliana celebra vent’anni di carriera con due brani – e una rivisitazione – che, nelle loro parole, avrebbero avuto difficoltà a trovare posto in un corpus più ampio, lasciandoci intuire che sono tracce musicalmente a sé stanti; sensazione però non così marcata all’ascolto, ripensando alle loro ultime uscite.
Assestati ormai da tempo come trio, qui i Laetitia In Holocaust presentano due ospiti alle chitarre (semplicemente indicati come Marco L. e Riccardo Z.), un elemento che contribuisce decisamente a rendere ancora più sontuoso e insieme sperimentale un sound che ha forse in questi due aggettivi la sua naturale descrizione da sempre. Il brano che dà titolo e avvio a questo breve EP rappresenta perfettamente il suono 2021 della band, confermandone il senso di unicità: pescando con pesi differenti nel black metal primevo, nell’avant-garde e in non così superficiali richiami al mondo dark in senso lato, la musica dei Laetitia In Holocaust finisce per non essere mai del tutto incasellabile. A seguire, riprendono e riarrangiano “Hair as the Salt of Carthago”, un brano dal loro primo full-length – quel “Tortoise Boat” che li aveva giustamente messi sotto i riflettori, almeno in ambito underground, rendendolo più coerente alla loro attuale formula musicale: ecco quindi le chitarre elettriche e furenti e una batteria elaborata, quasi jazz in certi fill. Il terzo brano, infine, è minimalista nei suoni, a metà strada tra il rumorismo e la musica concreta, e impreziosito da voci sussurrate o rituali, risultando maligno ed evocativo.
L’uscita è prevista solo in digitale in cassetta, a riprova di una particolare attenzione al mercato più sotterraneo ma anche, a ben vedere, all’amore e al feticismo dei loro fan. Solo tre brani editi in formato vetusto non rendono certo questo EP un acquisto per tutti, da cui il nostro voto non eccelso; ma per i fan della band emiliana rappresenta un ottimo intermezzo.