LAETITIA IN HOLOCAUST – Rotten Light

Pubblicato il 21/11/2011 da
voto
6.5

Spotify:

Apple Music non ancora disponibile

Sinceramente dispiace vedere che i Laetitia In Holocaust siano ancora senza un contratto discografico. I LIH non saranno la miglior band dell’underground extreme metal italiano, ma sono un gruppo coraggioso che ha voglia di sperimentare e di osare. I LIH dimostrano come il precedente “The Tortoise Boat” non sia stato un capitolo sperimentale isolato; anzi, quell’essenza viene qui ripresa sul nuovo “Rotten Light”. Una luce frantumata, distorta e offuscata non riesce ad illuminare pienamente la complessa impostazione musicale della band emiliana. “Rotten Light” è senza dubbio meno minimalista del suo predecessore, la qualità del suono è migliorata di molto, anche dal punto di vista compositivo sono stati fatti dei piccoli passi avanti, ma il sound del gruppo nostrano rimane comunque ostile alla grande massa. Le chitarre metal sono praticamente assenti, scelta già impressa con forza e violenza dai LIH nel loro precedente lavoro autoprodotto. Il gruppo dimostra di aver fatto dei passi in avanti anche nella sezione ritmica, qui veloce ed elaborata. A tratti sembra che la band voglia dare un tocco jazz alla base che resta concettualmente black metal e non sarebbe un azzardo ipotizzare che alcune parti siano state praticamente improvvisate. Per questo ed altri motivi i LIH si confermano audaci e con la voglia di sperimentare, anche se i piccoli passi in avanti non sembrano assicurare al gruppo un successo di una certa importanza. Un album come questo, dall’impostazione per lunghi tratti ancora extreme metal, ma scevro della potenza delle chitarre elettriche, potrebbe rivelarsi un deterrente letale verso il pubblico. Ad ogni modo, il futuro del gruppo non sembra proprio quello di un ripensamento e di un’introduzione delle chitarre distorte, perché rappresenterebbe un disconoscimento di quanto fatto sino ad ora. Piuttosto, la band potrebbe cogliere qualcosa dagli Opeth, dal ‘jazz/black’, raffinare ulteriormente il proprio sound e diventare un gruppo per veri visionari, svincolati da tutti quelli che sono i canoni del metal estremo. Le qualità per arrivare a tanto sembrano esserci, forse basta avere ancora un po’ di coraggio in più. Attendiamo fiduciosi.

TRACKLIST

  1. Dialogue With The Sun
  2. Lack Ashen Aurora
  3. Le Perdu De Novembre
  4. Ascension To Cursed Waters
  5. Sulle Soglie Dell'Eternità
  6. Sons Of Ice
  7. The Inaccessible Door
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.