6.5
- Band: LAHMIA
- Durata: 00:21:34
- Disponibile dal: 19/03/2007
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Un primo passo interessante quello che compiono i Lahmia, alle prese con la prima registrazione della loro ancor giovane carriera, soprattutto se rapportato al fatto che la band capitolina si cimenta in un genere inflazionato e a rischio banalità come il thrash-death metal melodico. L’inconveniente di incappare nei soliti cliché del genere viene abilmente aggirato dal gruppo con l’inclusione nel proprio sound di suadenti influenze dark, prolungati arpeggi malinconici e occasionali inserti classic metal. All’interno delle tre canzoni che compongono questo mini-CD d’esordio troviamo scampoli di Dark Tranquillity, Metallica, Paradise Lost e Sentenced, ma sempre in maniera velata, senza mai scadere nel citazionismo esasperato. Buona la tecnica mostrata dai cinque musicisti in questione con una nota di merito per i virtuosismi di Flavio Gianello alla chitarra e la duttilità vocale del singer Francesco Armenise efficace sia nel growl che nelle partiture più intimiste richiedenti un’interpretazione in pulito particolarmente intensa. I brani sono ricchi di buone intuizioni ed in particolare la dark-song “Crystal Heart”, denota una maturità ormai raggiunta, grazie a melodie non banali eppure efficaci, “Total War” e “Winter’s Funeral” invece sono tracce dotate di una accentuata componente progressiva in virtù dei cambi d’atmosfera che le caratterizzano, ma segnano anche il difetto cui i Lahmia dovranno lavorare in futuro, consistente nella difficoltà di riuscire ad amalgamare in maniera coerente le varie parti.