LANA LANE – Neptune Blue

Pubblicato il 02/02/2022 da
voto
7.5
  • Band: LANA LANE
  • Durata: 00:58:04
  • Disponibile dal: 28/01/2022
  • Etichetta:
  • Frontiers

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Considerata negli anni ’90 (e nella successiva decade) la regina del symphonic rock o del pomp rock (praticamente almeno uno dei due epiteti era sempre accostato al suo nome quando si parlava di lei), Lana Lane nel corso della sua carriera si è dimostrata una cantante versatile, sicuramente dotata di una splendida voce, che ha saputo cimentarsi tra vari generi: symphonic rock, AOR, progressive metal, hard rock, metal melodico, art rock, blues e così via. In effetti, si erano un po’ perse le sue tracce, considerando che il suo ultimo album, “El Dorado Hotel”, risaliva al 2012 (e già era alquanto distanziato dal precedente “Red Planet Boulevard” del 2007). Ad accompagnarla in questo clamoroso ritorno c’è come sempre il marito, Erik Norlander, stimatissimo tastierista (oltre alla sua carriera solista e con la moglie, ricordiamo le sue collaborazioni con Rocket Scientists, Asia featuring John Payne, Last In Line, Dukes Of The Orient e Ayreon), che ha anche prodotto il disco. Ci sono anche alcune vecchie conoscenze delle precedenti line-up, come Mark McCrite (chitarra e basso) e Don Schiff (NS stick), ma in passato avevano già collaborato con la cantante americana anche Greg Ellis (batteria e percussioni) e lo stesso John Payne, mentre delle chitarre soliste si è occupato stavolta Jeff Kollman al posto del ‘solito’ Neil Citron.
Diciamo che questo nuovo lavoro, intitolato “Neptune Blue”, non può essere considerato certo un nuovo “Garden Of The Moon” o “Queen Of The Ocean”, volendo citare due tra gli album che più apprezziamo nella discografia di Lana Lane però, d’altronde, dopo tutti questi anni, non avrebbe neppure avuto senso provare a ripetersi: la cantante californiana sfoggia ancora una voce e una classe cristallina, proponendo un disco con tante buone canzoni di rock melodico e AOR, con uno stile che talvolta strizza l’occhio ai Beatles o al prog settantiano (ad esempio nell’intro di “Lady Mondegreen” o con gli inserti di mellotron della titletrack), ma si possono apprezzare anche voluti rimandi a certo pop rock anni ’80 e ’90. Lana Lane dunque si destreggia nella tracklist con splendide interpretazioni tra pezzi praticamente autobiografici come “Remember Me” o “Miss California”, accattivanti e melodici come “Really Actually” e “Someone Like You”, carichi di groove come “Bring It On Home” oppure suadenti e affascinanti come “Under The Big Sky” e “Come Lift Me Up”.
Insomma, gli anni sono passati e sarà forse difficile tornare al successo e ai fasti di un tempo, però una cosa è certa: la regina è tornata a riprendersi la sua corona.

TRACKLIST

  1. Remember Me
  2. Under The Big Sky
  3. Really Actually
  4. Come Lift Me Up
  5. Bring It On Home
  6. Don’t Disturb The Occupants
  7. Lady Mondegreen (She’s So Misunderstood)
  8. Miss California
  9. Someone Like You (Psych Version)
  10. Far From Home
  11. Neptune Blue
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