LANDMVRKS – The Darkest Place I’ve Ever Been

Pubblicato il 24/04/2025 da
voto
7.0
  • Band: LANDMVRKS
  • Durata: 00:41:12
  • Disponibile dal: 25/04/2025
  • Etichetta:
  • Arising Empire

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Nati nel 2014 a Marsiglia, i Landmvrks si sono allontanati dai lidi del metalcore più tradizionale con il terzo “Lost In The Waves” (2021), album che introduce elementi nu metal e melodie marcate espandendo il sound del gruppo, consentendo quindi alla formazione allargare il proprio raggio d’azione all’intera Europa.
Un vero e proprio punto di svolta che ha sicuramente segnato la direzione di questo quarto disco in studio, in cui la formazione guidata da dal carismatico Florent Salfati tenta di spostare ulteriormente le proprie barriere sonore. L’unione di generi diversi e la fluidità nell’alternarli è sicuramente la cifra stilistica di diverse formazioni che hanno preso piede negli ultimi anni ma, nel momento di evolvere ulteriormente la propria identità, ben pochi riescono ad essere completamente originali: di solito si tende ad estremizzare qualche aspetto o a scegliere evoluzioni già tentate da qualche fuoriclasse.
I francesi fanno un po’ entrambe le cose: “A Line In The Dust” (feat. Mat Welsh dei While She Sleeps) abbina riff sincopati e un ritmo martellante, “Deep Inferno” sfiora il deathcore con scream gutturali e tempi veloci, “Requiem” esagera con blast-beat e scream acuti, raggiungendo estremismi mai sperimentati in precedenza.
Se quando c’è da digrignare i denti i Landmvrks dimostrano carattere negli episodi più melodici, è altrettanto vero che le somiglianze con certe formazioni sono senz’altro marcate: così “The Great Unknown” è forzata e datata nell’imitare spudoratamente i Linkin Park, mentre l’utilizzo della lingua francese nella sensibile “Blood Red” tente di allontanare, senza riuscirci troppo, le ombre dei Bring Me The Horizon di “amo”; interludi rap come “Sombre 16”, poi, lasciano sinceramente il tempo che trovano.
Sono fortunatamente eccezioni isolate, che non pregiudicano la riuscita di un disco in cui Florent Salfati si conferma il cuore della band, passando con naturalezza da scream feroci a rap ritmati e linee vocali pulite. Questa versatilità rende i Landmvrks una forza unica nel metalcore moderno, capace di competere con i grandi del genere e di brillare sia attraverso gli episodi più violenti che in sperimentazioni azzeccate come “La Valse Du Temps”, un valzer che dimostra il coraggio di uscire dalla comfort zone del metalcore.
“The Darkest Place I’ve Ever Been” è un album ambizioso, che conferma l’eclettismo e la profondità emotiva dei Landmvrks. Rispetto a “Lost In The Waves”, è meno compatto, e pur superando “Hollow Front” e “Fantasy” in raffinatezza, risulta leggermente frammentato a causa di qualche cliché e sporadiche sperimentazioni incomplete.
Volendo, possiamo considerarlo un mezzo passo indietro rispetto al predecessore, però ha i suoi bei momenti e non declassa il ‘nu metalcore’ del gruppo, che grazie alle indubbie capacità dal vivo e a numerose nuove frecce al proprio arco potrà unirsi al carrozzone formato da Resolve, Imminence, Rise Of The Northstar e Ten56. Francesi alla conquista del mondo.

 

 

 

 

 

TRACKLIST

  1. The Darkest Place I’ve Ever Been
  2. Creature
  3. A Line In The Dust
  4. Blood Red
  5. Sulfur
  6. Sombre 16
  7. The Great Unknown
  8. La valse du Temps
  9. Deep Inferno
  10. Requiem
  11. Funeral
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