8.0
- Band: LAST MINUTE TO JAFFNA
- Durata: 01:10:35
- Disponibile dal: 02/03/2015
- Etichetta:
- Argonauta Records
- Distributore: Goodfellas
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Aspettavamo davvero con ansia questa seconda uscita dei torinesi Last Minute To Jaffna, una band ormai sulle scene da una decina di anni che oggi esce con il loro lavoro più complet oe maturo. Dopo essersi fatti notare con un debutto notevole e che, sulla lunga distanza, è uno di quegli album a cui chi scrive avrebbe voluto aggiungere almeno mezzo voto alla recensione finale, dopo aver suonato di spalla a vari gruppi fondamentali sia per le loro influenze musicali, che per il mondo del metal in generale, (Isis e Neurosis) i Nostri hanno anche dato alle stampe un EP acustico molto particolare e intimo che era stato un po’ l’antipasto a questo atteso secondo full length, il primo ad uscire sotto Argonauta Records. Poche uscite dunque, ma sempre mirate di grande significato e intensità artistica, mai fatte tanto per far uscire qualcosa. La recensione su questo portale al loro primo EP, nel 2006, iniziò con un quesito: “La risposta italiana ai vari Neurosis, Isis e Cult Of Luna?”. Ai tempi forse quella domanda poteva apparire eccessiva ma oggi come oggi non lo è più così tanto, specie dopo aver ascoltato “Volume II”, un album di grande maturità e personalità, che ripercorre, rimodella e interpreta un genere che tante volte ci è sembrato ormai spolpato da un numero eccessivo di gruppi che lo ripropongono sempre negli stessi modi. Diciamo subito che questo disco non è per tutti, arrivare fino in fondo è un’impresa non da poco sia per la sua durata di oltre un’ora di musica lenta, sfibrante e oscura come una colata di petrolio, sia che per le sensazioni che esso trasmette: un catastrofico vuoto opprimente e doloroso, apparentemente senza fine. I brani che danno vita a “Volume II” sono tutti chiaramente lunghi e articolati, ma complessivamente ben congegnati con queste atmosfere crepuscolari che confluiscono lentamente in esplosioni sonore entusiasmanti e veramente pregne di emotività e pathos. Ogni brano assume i connotati di un viaggio nell’immaginario dei Nostri, fatto di momenti intimi e sussurrati che si vanno a contrapporre ad altri terremotanti e catastrofici, passando attraverso lande sconfinate e luminosissime e buchi neri di vuoto cosmico. Sebbene il loro sound prenda spunto ovviamente da Neurosis, Cult Of Luna, ma anche dai Sunn O))) nelle loro atmosfere più allungate, i Last Minute To Jaffna provano – e riescono – ad allargare i propri confini, sperimentando sì, ma sempre in maniera coerente con quella che è la loro idea di musica, giocando con i suoni (come ad esempio in “Chapter DCLXVI” che è un brano drum’n’ bass) e con le tante sensazioni che trasmettono i loro brani. Un disco bellissimo questo “Chapter II”, intelligente, maturo, consapevole e coinvolgente. Una perla per gli appassionati del genere e non solo.