7.0
- Band: LAURENNE/LOUHIMO
- Durata: 00:42:54
- Disponibile dal: 09/07/2021
- Etichetta:
- Frontiers
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Se parlassimo di libri, potremmo considerare questo album targato Laurenne/Louhimo come una nuova uscita di una vera e propria collana: infatti, si tratta di un disco che, di fatto, possiamo ricondurre ad una sorta di serie concepita dalla Frontiers, nella quale vengono messi insieme due cantanti, ciascuno con la propria storia e il proprio percorso artistico, che per la prima volta si ritrovano a collaborare insieme. Stavolta tocca a due voci femminili, ovvero quella di Netta Laurenne (Dahlberg, prima del matrimonio), singer degli Smackbound e di Noora Louhimo, frontwoman dei Battle Beast. Le due performer finlandesi hanno in comune il fatto di essere entrambe originarie di Tampere, ma di fatto non avevano mai avuto modo di collaborare. Le canzoni sono state scritte dai coniugi Laurenne, cioè da Netta con il marito Nino, chitarrista dei Thunderstone e produttore: a parte qualche canzone (giusto due/tre) tirate fuori dal cassetto, la maggior parte dei brani sono stati composti quando già era stata decisa la collaborazione con la Louhimo. Ciononostante, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati, le canzoni sono concepite in una maniera tale che avrebbero potuto benissimo essere cantate anche dalla sola Laurenne, nel senso che sono impostate su un approccio vocale molto simile, quasi come se l’altra cantante si dovesse adeguare al modo di cantare della collega o come se fossero state create da qualcuno che avesse una conoscenza dei Battle Beast non particolarmente approfondita, anzi forse persino alquanto superficiale (naturalmente però questa è solo una nostra personalissima sensazione). In realtà, senza nulla togliere assolutamente alla Laurenne, bravissima cantante che però, da parte nostra, sinceramente conosciamo un po’ meno, la Louhimo ha una preparazione e una versatilità vocale che, in tutta sincerità, non emerge per nulla in questo lavoro.
Considerando invece di per sè le canzoni, i coniugi Laurenne si orientano perlopiù verso un metal melodico, che privilegia però un approccio deciso e grintoso: tra gli episodi migliori, citiamo la titletrack, “Striking Like A Thunder”, “To The Wall”, “Dancers Of Truth” e l’opener “Time To Kill The Night”, caratterizzata da alcune atmosfere tipiche del power scandinavo. Ai due estremi, in un certo senso, stanno la priestiana “Bitch Fire” e la ballata strappalacrime “Hurricane Love”, unica concessione ad un brano delicato in un disco che invece è fortemente incentrato su decisi riff di chitarra e sulle voci grintose delle due vocalist.
In conclusione, il debutto di questo duo ha preso forma con un album gradevole ma tutto sommato abbastanza classico: se ci sarà un seguito, siamo convinti che non sarebbe male provare ad osare qualcosa in più.
