7.0
- Band: LEAVES' EYES
- Durata: 00:41:54
- Disponibile dal: /06/2004
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
I Leaves’ Eyes sono una delle band sui cui la Napalm punta di più di qualcosa per il suo futuro. Si tratta infatti della nuova band di Live Kristine Espaenes Krull, ex cantante dei norvegesi Theatre Of Tragedy. Ma non solo! Nei Leaves’ Eyes infatti militano anche tutti i componenti degli Atrocity, la band di suo marito Alex Krull. Quest’ultimo ha curato anche la produzione dell’album nei suoi sempre più noti Mastersound Studios e ha ovviamente raccomandato i nostri alla label, che, senza pensarci su due volte, li ha messi sotto contratto! Ad essere sinceri dai Leaves’ Eyes il sottoscritto si aspettava tanto fumo e poca sostanza, come spesso accade quando si ha a che fare con le cosiddette ‘super band’, ma invece è stato un piacere constatare che il debutto “Lovelorn”, pur non essendo certo un capolavoro, aveva diverse frecce al proprio arco. In primis sorprende il sound proposto dai nostri: chi scrive già si aspettava una cafonata (comunque divertente!) sullo stile degli ultimi Theatre Of Tragedy, ed invece si è trovato davanti ad un rock-metal mooolto atmosferico con arrangiamenti notevoli. In due brani, complice anche il growling di Krull, si sconfina persino in territori gothic metal e nel complesso non si è mai minimamente vicini a territori electro pop. Liv poi, motivatissima, sfodera una prestazione immensa a livello vocale, confermandosi una delle migliori ugole della scena. Bravissima nel passare da toni lirici ad altri più spontanei e diretti, è lei che dà la vera marcia in più ai già buoni pezzi, esaltando le ottime linee melodiche costruite dalla band. “Tale Of The Sea Maid”, la title track, “The Dream”, “Secret” e il singolo “Into Your Light” sono realmente splendide, senza dubbio le canzoni migliori del lotto. Il resto, pur sfigurando non poco al loro cospetto, viaggia comunque su livelli dignitosi, facendo sì che l’intero ascolto di “Lovelorn” costituisca un momento davvero piacevole e rilassante. Il pomposo gothic-death dei primi Theatre Of Tragedy resta dunque sempre un ricordo, ma siamo certi che il debut album dei Leaves’ Eyes farà nuovamente innamorare di Liv tanti vecchi fan della sua ex band, oggi letteralmente disperati per la ‘svolta commerciale’ attuata con dischi come “Musique” e “Assembly”. Album non perfetto ma molto godibile: brava Liv, bentornata fra noi!