5.0
- Band: LEAVES' EYES
- Durata: 00:51:16
- Disponibile dal: 13/11/2013
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Ritorno discografico per i Leaves’ Eyes, dopo il classico biennio che intervalla le uscite della band. L’aspettativa nei confronti del nuovo “Symphonies Of The Night”, quinto capitolo dei Nostri, non era poi moltissima, visto che il gruppo sembra ormai aver imboccato una spirale discendente inarrestabile. E puntualmente il nuovo album fallisce. Non c’è storia, non c’è più partita, Liv Kristine ed Alexander non riescono più a scrivere un album decente, e da molto. Dal punto di vista musicale sono stati confermati gli inserti folk che avevano caratterizzato “Meredead”, anche se spesso si ha, durante l’ascolto, l’impressione che questi siano messi più a caso, per arricchire, visto il successo avuto in precedenza, che secondo un disegno preciso, ed è stata aumentata a dismisura la presenza di Alex Krull, a fronte di un disco precedente nel quale lo si percepiva a malapena, con il risultato di rendere più scontate le sue parti; Liv Kristine tra l’altro è tornata a tempo pieno al suo classico cantato simil-operistico, ed almeno questo fatto ci può fare piacere. Parlando del songwriting, l’idea generale è che i Leaves’ Eyes stiano ancora cercando di inseguire lo spettro dei Nightwish a tutti i costi invece di fare i Theatre Of Tragedy, ruolo che ovviamente compete loro, e ciò influisce pesantemente sul risultato finale. Finché Alex Krull non capirà che di Tuomas Holopainen, per fortuna o purtroppo, al mondo ce n’è uno solo, il livello medio delle uscite di questa band sarà questo.