6.5
- Band: LENG TCH'E
- Durata: 00:39:50
- Disponibile dal: /03/2007
- Etichetta:
- Relapse Records
- Distributore: Self
Sembra proprio che dopo tre album più o meno simili (tra i quali ricordiamo l’ottimo “Manmadepredator”), i Leng Tch’e abbiano deciso di cambiare un po’ le carte in tavola e di dare una rinfrescata al loro razorgrind. Il nuovo “Marasmus” risulta infatti un tipico disco di transizione, in cui le sonorità che hanno reso celebri i cinque belgi vengono mischiate in alcuni episodi ad influenze nuove o rilette in una chiave lievemente diversa dal solito. Accanto alle classiche rasoiate tra grind e stoner rock, in “Marasmus” troviamo infatti brani decisamente più heavy e dal taglio death metal, così come tracce un pelo più sperimentali, dove si fanno largo delle sezioni concitate e rabbiose di stampo post hardcore, che a chi scrive hanno ricordato spesso i Converge. Ovviamente, si apprezza la volontà del gruppo di evolversi e di proporre qualcosa di nuovo, tuttavia non possiamo fare a meno di sottolineare come il disco appaia un po’ troppo eterogeneo e, nel complesso, meno coinvolgente rispetto ai lavori precedenti. Pezzi come “Obsession Defined”, “Trauma & Scourge” o la title track si rivelano di altissima qualità, ma tanti altri, pur assestandosi sempre sulla sufficienza, non riescono ad impressionare granchè, risultando un po’ goffi o alfieri di idee non completamente sviluppate. Inoltre, non convince del tutto la produzione, senza dubbio professionale e curata (non a caso ci hanno messo mano Fredrik Nordstrom e Alan Douches), ma forse eccessivamente raffinata per un sound di questo tipo. Insomma, fermo restando che i Leng Tch’e continuano ad essere uno dei nomi più personali e interessanti della scena death-grind e che “Marasmus” è comunque un platter tutto sommato piacevole, bisogna ammettere che in passato i nostri ci abbiano offerto di meglio.